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  • Trapattoni sul Napoli: 'Non chiamatelo San Benitez...'

    Trapattoni sul Napoli: 'Non chiamatelo San Benitez...'

    'Benitez deve capire che qui siamo in Italia, e che non sempre certe convinzioni che vanno bene in Spagna o in Inghilterra si adattano bene al nostro campionato; ma lui è intelligente, questa cosa la sa bene, ha solo bisogno di un po' di tempo'. Giovanni Trapattoni, intervistato da Il Mattino, analizza la situazione del Napoli e del tecnico azzurro. 'Lui è il Signor Benitez, non San Benitez: è arrivato da poco, tutti gli stanno incollati addosso come se dovesse vincere subito lo scudetto - commenta l'ex c.t. della Nazionale italiana -. Ma mica è facile riuscirci al primo colpo. La Juventus di quest'anno poi, è una corazzata. Lì hanno qualcosa nel dna, e un ambiente che aiuta: poche distrazioni, pressione dei tifosi al minimo. A Napoli, quando le cose vanno bene, la passione della gente è coinvolgente e trascinante, ma quando vanno male si scatenano drammi assoluti. La formazione azzurra può vincere la Coppa Italia, anche se la partita con la Roma ha già le caratteristiche di una finale. Ma io faccio fatica ad appassionarmi alle coppe nazionali, le ho sempre considerate come manifestazioni di secondo piano che non mi hanno mai dato calore ed emozioni. Né quando vincevo, né quando perdevo. Turnover con l'Atalanta in vista della Roma? Non ci credo minimamente. Io non avrei mai fatto riposare Platini e Boniek per una partita di Coppa Italia. Ho visto le azioni dei gol di Bergamo: diciamo che la difesa non è il punto forte del Napoli. Certo, vedere tre errori come quelli di domenica, nella stessa partita... immagino la rabbia di Rafa negli spogliatoi. Io me li sarei mangiati vivi quando eravamo da soli, poi li avrei difesi a spada tratta davanti ai giornalisti'.

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