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  • Trezegol:| Leggenda bianconera

    Trezegol:| Leggenda bianconera

    Per la Juventus…ha segnato il numero 17…David…Trezeguet!». Quasi un manifesto di questi ultimi dieci anni. Parole urlate in tutti gli stadi e in tutte le lingue del mondo, 171 volte. Tanti sono stati i gol messi a segno da Trezeguet in 320 presenze: una media mostruosa, più di una rete ogni due gare. Basterebbero questi numeri a spiegare quanto sia profonda la traccia lasciata da David nella storia della Juve, ma sarebbe ingeneroso ridurre a mera statistica le emozioni che ha regalato.

    Re David, il Cobra, Trezegol, questi i suoi soprannomi. «Quando gioca segna sempre Trezeguet», questo il coro che i tifosi gli hanno dedicato e che riassume, meglio di tanti discorsi, l’essenza del suo calcio: dategli un pallone “giusto” e lui lo trasforma in gol. In tutti i modi: di testa, di destro, di sinistro, in acrobazia, di rapina…un repertorio vastissimo, che lo ha portato a divenire il bomber straniero più prolifico della storia bianconera.

    Campione del Mondo con la Francia nel ’98, alla Juventus arriva nel 2000, nell’estate che lo aveva definitivamente consacrato a livello internazionale, dopo il golden gol siglato contro l’Italia nella finale degli Europei. Ci mette poco però a farsi “perdonare” dal pubblico italiano, perlomeno da quello di fede bianconera: nella sua prima stagione, pur non partendo sempre titolare, sigla 15 reti in 32 partite e si guadagna così la fiducia della società, che decide di puntare su di lui per il futuro. Scelta quanto mai azzeccata, che David ripaga immediatamente, laureandosi capocannoniere con 24 reti (ex aequo con Dario Hubner), nel campionato successivo, coronato dallo scudetto conquistato all’ultima giornata, in rimonta sull’Inter, il 5 maggio 2002. È il primo dei quattro tricolori vinti in bianconero, cui si aggiungono due Supercoppe italiane e un campionato di Serie B. Già, perché David, nel 2006, accetta di scendere di categoria con la Juventus, per riportarla subito ai livelli che le competono, ovviamente a suon di gol.

    Proprio al termine di quella stagione, come già accaduto in passato, sembra che la sua esperienza a Torino debba finire, ma è solo un attimo. Il suo matrimonio con la Juventus ha ancora molto da dare e David rimane in bianconero per altri tre anni. Nel 2007/08 è vicecapocannoniere in serie A, con 20 reti, alle spalle del solo Del Piero, poi, gli infortuni ne limitano le presenze, ma non la media realizzativa.

    Francese di passaporto, ma argentino di origini, David ha sempre parlato una lingua universale, quella del gol, che per lui è tutto. Lo dimostra quel sorriso che gli appare sul volto dopo ogni rete, mentre gli occhi corrono a cercare mamma Beatriz in tribuna, che lascia cadere coriandoli dagli spalti. Ora la cercherà in altri stadi, ma in quello che la Juventus sta costruendo, è già pronta la stella che porterà il suo nome, perchè Trezeguet è di diritto tra i più grandi bianconeri di sempre. E allora merci David, gracias, buena suerte, bonne chance…La Juve sarà sempre parte della tua storia, tu sei già nella sua leggenda.

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