Con la vittoria dell'Etoile Lusitana, formazione senegalese, per 2 a 0 sul Bologna si chiude la 37° edizione del Trofeo Dossena. Il presidente del comitato di organizzazione Angelo Sacchi, ai microfoni di Calciomercato.com, si dice soddisfatto del successo e del valore tecnico dimostrato sul campo.

"Anche questa edizione è stata un grande successo. Forse il clima non ci ha aiutato ma per quanto riguarda lo spettacolo e il livello tecnico visto in campo penso che le aspettative non siano state deluse. La scelta di ricercare squadre non blasonate ma che si sono distinte negli ultimi anni è stata una scelta azzeccata. La finale ne è stata la prova. Sia il Bologna che l'Etoile Lusitana hanno combattuto duramente dimostrando quanto ci tenevano a vincere il trofeo".

Era dal 2011 che non vinceva una squadra straniera, quest'anno la formazione senegalese ha avuto la meglio su tutti.

"Le referenze che avevo avuto di questa squadra erano entusiastiche, in più come abbiamo avuto modo di vedere, la fame di questi ragazzi era una fame particolare: hanno giocato su tutti i palloni, magari con qualche carenza dal punto di vista tattico ma la gioia e l'entusiasmo per portare a casa il trofeo non sono mancate".

C'è stato qualche giovane giocatore di questa edizione che vedrebbe presto calcare i campi che contano?

"L'Etoile Lusitana vanta già un giocatore tra le fila dell'Inter Ibrahima Mbaye. Poi da quanto ho capito i due giocatori dell'Etile classe '97 Aya Diouf e Habib Sarr e Hugo Eugenio Da Silva sono entrati nel mirino di Udinese, Inter e Juventus. Questo dimostra quanto questo progetto stia dando grandi frutti".

Per quanto riguarda i giovani talenti italiani invece?

"Vedo molto bene Riccardo Benatti del Bologna, un ragazzo dal grande talento che deve ancora crescere ma che ha grandi doti tecniche". 

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