Calciomercato.com

  • Tutte le strade portano ad Aguero

    Tutte le strade portano ad Aguero

    Per non declassare il rating del mercato juventino, o anche solo i suoi sogni, l'ad Beppe Marotta dovrà prendere Sergio Aguero. Anche perché l'altro fenomeno in nomination bianconera, Alexis Sanchez, ieri se l'è quasi impacchettato il Barcellona: per 35 milioni di euro, più bonus, più Jeffren, 23 anni, attaccante venezuelano naturalizzato spagnolo. Questa la fattura, piuttosto salata, da pagare all'Udinese, secondo il quotidiano catalano «El Mundo Deportivo», che solitamente ha buone spie dentro la casa blaugrana. Da lunedì, in Spagna, aspettano l'autografo del Niño Maravilla. Sul cileno, fino al tardo pomeriggio, la Juve aveva ancora speranze, come pure un incontro in settimana con Gino Pozzo: ma la merce potrebbe non essere più in vetrina.


    Nel caso, «El Kun» Aguero sarebbe un bel cartone animato di consolazione. Al suo acquisto Marotta e il coordinatore dell'area tecnica, Fabio Paratici, riprenderanno a lavorare in settimana, incontrando di nuovo gli agenti dell'argentino, in vista del vertice, decisivo, con l'Atletico Madrid. Che solo tre giorni fa ha praticamente invitato alla trattativa: «Fino al 4 luglio siamo disposti a negoziare la cessione di Aguero - aveva spiegato Gregorio Manzano, il nuovo tecnico - ma dopo no. Da quel giorno in poi l'unico modo per portarcelo via sarà quello di pagare la clausola di rescissione». Cioè 45 milioni, una follia. Non sarà comunque quella la dead line, è la convinzione della Juve, perché l'Atletico è alla ricerca di soldi, vista la crisi finanziaria che da anni ne sta erodendo le fondamenta.

    L'obiettivo del club bianconero è di chiudere l'affare tra i 25 e i 30 milioni, non oltre. Anche perché per il resto delle finanze ci sono già i capitoli di spesa: gran parte verranno destinate ai riscatti, da Quagliarella a Matri, e un altra fetta servirà per ristrutturare il resto della squadra. A partire dall'acquisto di Stephan Liechtsteiner, del quale Marotta e Lotito parleranno già domani mattina a Roma, subito dopo la riunione per le questioni della Lega calcio.

    Investiti i quattrini per la stella, bisognerà poi rispolverare l'antica pratica del baratto. Con quest'arte i bianconeri tenteranno di prendersi Mirko Vucinic, anche se il business s'annuncia molto complicato: soprattutto perché la Roma vorrebbe monetizzare la cessione del montenegrino. E anche gli scambi, al momento, non s'incastrano: ieri la Juve ha ribadito incedibile Claudio Marchisio (che ai giallorossi piaceva), mentre le altre pedine, da Amauri a Iaquinta, non riscuotono analogo successo.

    Nei piani di Antonio Conte, però, Vucinic sarebbe uno dei giocatori fondamentali: quell'attaccante con dribbling e piedi da far giocare esterno sinistro, tale da inclinare il 4-4-2 nell'amato 4-2-4. Al largo il romanista ha già giocato con Spalletti, ma nel terzetto dietro l'unica punta, e finendo per smarrire il gol dal radar. Insomma, una bella scommessa. Da sistemare ci sarebbe pure il centrocampo, nonostante il sontuoso innesto di Andrea Pirlo e l'addizione di Pazienza. Pazienza, sostantivo, ci vorrà invece per trovare un'acquirente di Felipe Melo (che piace a Mou) e, chissà, di Sissoko. Arruolando nuovi mediani, come Lass Diarra. O Fernando, del Porto: ma questo, con il solo baratto, non si prende.


    Altre Notizie