Non solo le polemiche del nuoto, anche gli altri sport a Londra 2012 stanno facendo di tutto per copiare gli aspetti peggiori del calcio. 

 

Nel nuoto, dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi da Filippo Magnini, oggi arriva la replica di Marco Orsi, che attacca Magnini, capitano della nazionale azzurra nonché compagno di stanza del poliziotto di Budrio, dopo le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dall'ex iridato: "Filippo ha sbagliato, non doveva fare cosi - ha detto Orsi dopo la batteria dei 50 sl, che l'ha visto eliminato - e' un campione e il capitano, serviva tranquillità. La verità è che c'è chi pensa solo ai cavoli propri. Il clima è irrespirabile. Non si fa così, sono furioso, non possono fare audience con queste cavolate e poi ci rimettiamo tutti". Come se non bastasse, ci pensa anche Alessia Filippi ad infiammare ancora di più la situazione: "Che non arrivino risultati vuol dire qualcosa, bisogna fare il punto della situazione: onestamente se guardo avanti in questa Italia non vedo un granchè". 

 

Nell'atletica, Giorgio Rubino, azzurro della marcia, non nasconde il proprio disappunto per non essere stato avvisato da Alex Schwazer della scelta di non partecipare alle 20 km per difendere l'oro conquistato a Pechino nella 50 km: "Non mi ha detto niente - ha svelato il 26enne marciatore romano delle Fiamme Gialle, che alle Olimpiadi disputerà la 20 Km - E' chiuso nel suo mondo e non mi interessa, io resto nel mio. Da un amico e compagno che conosco da dieci anni, non me lo aspettavo. So che, in confronto a lui, non sono nessuno, però mi aspettavo più rispetto. Mi doveva almeno avvisare, invece sono sei mesi che non si fa sentire, ci sono rimasto male che non mi abbia avvertito. Credo che Schwazer sia il favorito nella 50 Km, alla 20 avrebbe partecipato per rompere il ghiaccio".

 

Nel canottaggio, poi, non c'è solo gioia nelle parole di Romano Battisti e Alessio Sartori, dopo aver conquistato la medaglia d'argento nel due di coppia ai Giochi Olimpici di Londra: "Noi ci abbiamo sempre creduto - dice Battisti - siamo un equipaggio di un gruppo sportivo, le Fiamme Gialle, per la federazione non eravamo adatti a questo livello". 

 

Polemica su polemica, dunque, in ogni sport. Ma il presidente del Coni, Gianni Petrucci, non ha proprio niente da dire su tutte queste parole gettate al vento?