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  • Tutti i numeri di una Roma da record

    Tutti i numeri di una Roma da record

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    Molto probabilmente lo scudetto resterà una chimera, ma la stagione che sta andare per archivio per la Roma ha tutto per diventare irripetibile. Col colpo esterno di Firenze, i giallorossi hanno ottenuto la 25a vittoria in assoluto in campionato, meglio di Spalletti nel 2007/2008 e di Ranieri nel 2009/2010 e, dopo 34 partite, è stato già eguagliato il record di punti (82) stabilito sempre dal tecnico di Certaldo. La mostruosa proiezione a quota 94 farebbe della Roma la seconda classificata col maggior numero di punti di sempre nella storia della Serie A, meglio anche del Milan di Ancelotti del 2005/2006, con i suoi 88 punti sul campo (poi le sentenze sportive di Calciopoli inflissero una penalizzazione di 30 punti) dietro alla Juve di Capello.

    SUPERATO CAPELLO - Altri numeri: quella di ieri è stata la vittoria in trasferta numero 11, meglio addirittura di quanto fatto nella gestione Capello, per un totale di 37 punti collezionati lontani dall'Olimpico. Soltanto la banda Conte, tanto per cambiare, è riuscita a fare meglio, con i suoi 39. Statistiche figlie soprattutto di una grande crescita della squadra sotto il profilo della mentalità e della solidità difensiva. La retroguardia di Garcia è la migliore in assoluto del campionato, con sole 19 reti incassate in 33 partite. Contro la Fiorentina, De Sanctis è rimasto imbattuto per la 20a volta in stagione, come nessun altro portiere in A; 22 invece i "clean sheet" complessivi della Roma, che eguaglia il primato del Milan di Capello della stagione 1993/1994.

    RINNOVO E MERCATO DA CHAMPIONS - Dietro questa sequenza infinita di record c'è la mano del vero artefice della resurrezione giallorossa. Rudi Garcia, arrivato nello scetticismo generale dopo i fallimenti di Luis Enrique e Zeman, ha dato concretezza al gioco della Roma senza rinunciare all'idea di essere propositivo e spettacolare. Più dei colpi di mercato di Sabatini, più delle chiusure difensive della coppia Benatia-Castan, delle galoppate di Maicon, della regia ispirata di Pjanic e dei gol degli attaccanti ha potuto questo tecnico, esordiente nel nostro campionato, ma capace in pochissimo tempo di calarsi nella mentalità di una piazza complicata come Roma. Poche parole e tanti fatti: dal rilancio in grande stile di De Rossi e Destro, a un Pjanic finalmente padrone del centrocampo, passando per la scommessa Gervinho, vinta a mani basse. Il rinnovo di contratto è già pronto sul tavolo per lui, che chiede alla società di regalargli i rinforzi necessari per ritentare l'assalto al titolo e disputare da protagonista una Champions League riconquistata con quattro turno di anticipo dopo tre stagioni di astinenza.

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