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  • Tutti in ballo: i ribaltoni dell'attacco viola

    Tutti in ballo: i ribaltoni dell'attacco viola

    • Claudio Masini

    Incertezze in società, incertezze sulla panchina ed incertezze anche in attacco. Il futuro della Fiorentina è un po’ tutto un punto interrogativo perché questa stagione ha lasciato diversi strascichi a livello gestionale ma anche per il rendimento di alcuni singoli. Inevitabile puntare il dito sul reparto d’attacco perché se la Fiorentina, contro pronostico, è ancora a giocarsi il terzo posto una bella fetta del merito è dei titolari di difesa e centrocampo, praticamente senza riserve da inizio stagione e più o meno sempre all’altezza della situazione. Tolto Mauro Zarate, a Firenze solo da gennaio e arrivato a titolo definitivo, sono tante le situazioni in ballo. 

    BABA QUANDI CRESCI? – Sulle doti di Khouma Babacar nessun dubbio, tant’è vero che la società viola decise di rinnovargli il contratto a cifre da top player la scorsa estate (anche per non perderlo a zero) e sulla carta sarebbe dovuto essere il riferimento principale. L’esplosione di Kalinic gli ha rovinato i piani, anche se poi le occasioni non sempre le ha sapute sfruttare, pur avendo una media-gol niente male. Del senegalese però ci si chiede sempre quando sboccerà definitivamente e l’impressione è che per farlo debba cambiare aria a fine anno. La Premier lo aspetta. 

    SICUREZZA… INCERTA – Di per sé Nikola Kalinic resta intoccabile, attaccante dotato di grande intelligenza calcistica e utile anche quando non segna. Certo che l’astinenza dalla rete in questo 2016 non è roba da poco (una rete appena in tre mesi) ed il Napoli ci starebbe addirittura pensando in caso di addio di Higuain. E’ chiaro che in caso di offerta, tutte le certezze di inizio stagione traballerebbero. 

    DISCONTINUITA’ E TALENTO – Meglio di così è difficile definire Josip Ilicic: sopra le righe fino a inizio gennaio, poi un calo deciso di rendimento e i presagi del tunnel in cui spesso lo sloveno si è infilato nel corso della sua carriera. Sia a Palermo che a Firenze ha fatto vedere grandi lampi di classe, alternati però a lunghi momenti di astrazione dal gioco; la discesa in classifica della Fiorentina è coincisa anche con il suo abbassamento di forma. In più c’è da considerare anche il contratto, in scadenza tra un paio d’anni, e la possibilità di monetizzare su di lui, visto ad esempio il pressing del Watford a gennaio, per creare il budget del prossimo mercato. 

    RISCATTATEL(L)O – In bilico c’è anche Cristian Tello, semplicemente perché, a differenza degli altri tre, il suo cartellino non è di proprietà della Fiorentina. I viola dovrebbero pagare sette milioni al Barcellona per riscattarlo e indubbiamente alcuni buoni motivi per meritarlo l’ex blaugrana li ha offerti. Le perplessità qui nascono più dalla volontà della Fiorentina di investire questa cifra, che andrebbe a pesare fortemente sul budget, che non sul valore del calciatore dal quale comunque ci si attende una crescita a livello di impatto concreto sul campo. 
     


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