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  • Udinese, Carnevale: 'Widmer resta qui'

    Udinese, Carnevale: 'Widmer resta qui'


    Andrea Carnevale, ex attaccante di Roma, Napoli e Nazionale, capo scouting dell'Udinese, è intervenuto in esclusiva a Tele Radio Stereo 92.7

    "Esordio in salita per l'Udinese perché affrontare la Roma quest'anno significherà per tutti avere la strada in salita perché la Roma è forte, molto forte, e soprattutto negli ultimi giorni con Vermaelen e Bruno Peres ha accelerato sul mercato con colpi azzeccati che rafforzano molto la squadra. Sono molto legato alla Roma, spero ovviamente che l'Udinese domani faccia risultato, ma è molto difficile l'esordio.

    Noi continuiamo a lavorare come sappiamo, monitorando il mercato, pescando all'estero ragazzi che poi col passare degli anni spesso fanno le fortuna di grandi squadre. Io ero legatissimo a Candreva, nell'Udinese ha trovato un po' di difficoltà ma poi la sua carriera ha parlato per suo conto, e ora l'Inter, che tecnicamente è la migliore squadra del campionato assieme alla Roma, lo ha pagato più di 20 milioni di euro.

    Sulla carta, d'istinto, se mi si chiede chi vince lo scudetto dico Juventus, anche con parecchi punti di vantaggio. Poi però da uomo di campo ragiono e dico che non è così scontato per loro ripetersi per il sesto anno consecutivo. Roma, Napoli e la stessa Inter potranno insidiare i bianconeri, la Roma che ha un grande allenatore e ha aggiunto ottimi giocatori a una rosa valida, il Napoli che ha preso da noi Zielinsky. Squadre che dovranno farsi trovare pronte.

    Widmer resta all'Udinese. E' un 93, ha il futuro davanti e prima o poi spiccherà il volo, ma l'Udinese vende al momento giusto, e lui in bianconero potrà ancora crescere.

    Scuffet resta un talento che ha ancora una carriera davanti. Abbiamo lui, Meret, ragazzi giovani coi quali bisogna avere pazienza.

    Chiaro che lavorare in Italia ti mette nelle condizioni di doverti adoperare se alle spalle non hai gli emiri. Perché per esempio l'Udinese dalle televisioni prende decine e decine di milioni di euro in meno rispetto a una società inglese più o meno dello stesso livello. La famiglia Pozzo ha il Watford in Premier League. L'anno scorso la promozione nella massima serie inglese ha fruttato soldi che in Italia prendono le big. Si lavora quindi in modo diverso, ma anche là si punta molto sui talenti che monitoriamo in tutto il mondo”.

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