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  • Udinese, è finito:|'Lasciamo in pace Guidolin'

    Udinese, è finito:|'Lasciamo in pace Guidolin'

    E' finito! Il calciomercato più deludente (rispetto alle promesse) degli ultimi anni è finalmente terminato. Da oggi parlerà il campo, con la certezza che alla fin e Guidolin riuscirà a tirare fuori qualcosa da questa Udinese che inizia un nuovo ciclo. Inutile chiedersi perché proprio in un anno importante si sia deciso di ricominciare, inutile chiedersi se si poteva fare di più. Da oggi sono domande che non servono.
    Paròn Pozzo è soddisfatto: “Torje e Pereyra li abbiamo presi per completare la rosa: la squadra c’è, adesso parlino i risultati, lasciamo lavorare in pace Guidolin. Per quanto riguarda la Champions siamo rimasti spiazzati dagli infortuni e dal mancato recupero di Barreto, ma adesso i medici mi hanno assicurato che siamo sulla strada buona: è quello che ci vuole per fare bene in campionato e onorare l’Europa League”, le parole dette al Messaggero Veneto.

    Rimangono le molte parole profuse insieme a queste: ad esempio non è stata capita da molti la cessione definitiva di Muriel, l’attaccante per il quale Pozzo il 3 agosto parlava così: “Fino a due giorni fa nessuno parlava di lui, e probabilmente nemmeno sapeva che fosse un nostro calciatore, mentre adesso è sulle pagine di tutti i giornali locali e nazionali descritto come una delle nuove promesse del calcio mondiale”. In realtà Muriel è extracomunitario e non poteva essere tesserato dall'Udinese. Meandri dei contratti, non sempre limpidi.
    In attacco registriamo anche la cessione di Vydra. A disposizione di Guidolin rimangono Barreto (non si sa quando rientrerà, ma è certo che la preparazione mancata avrà ripercussioni), Di Natale, Floro Flores, Fabbrini, Torje e Abdi che può agire come attaccante aggiunto. Serve prima di tutto capire come si giocherà: la punta unica sembra un esperimento estemporaneo, più probabile pensare alle due punte.
    Dietro si potrebbe ripensare la mediana a 5: manca un uomo d’ordine come Inler per cui si deve correre di più. La coperta non è lunga. Isla e Armero dovranno macinare più chilometri e fornire palloni dai lati. In mezzo potrebbero agire tre mediani muscolari come Pinzi, Asamoah e Badu. Serve però che i nuovi (Doubai e Sissoko) crescano in fretta: gennaio e la Coppa d’Africa non sono lontani.
    Dietro Benatia, Danilo e Domizzi potrebbero formare la linea difensiva.

     

    Vista così sembra l’Udinese dell’anno scorso senza la stessa qualità. Su questo aspetto urge trovare una soluzione e Guidolin, siamo certi, penserà qualcosa. 
Da oggi parli il campo: i ragazzi e il mister hanno dato già tutto per il preliminare uscendo tra gli applausi. La gente è con loro: le critiche sono sempre state rivolte alla proprietà.
    Basta proclami e parole: nessuna presentazione in piazza, nessun festeggiamento preventivo. Serve arrivare subito a 40 punti.

    Ad occhio questa Serie A è molto modesta. Milan e Napoli potrebbero fare campionato a sé. Appena dietro Inter e Juve. La Roma e la Lazio sperano di inserirsi. Meglio i biancazzurri, sulla carta, rispetto ai giallorossi. 
Dietro una voragine con molte squadre che sperano che qualcuna delle suddette fallisca: ci saranno solo 3 posti per la Champions e la forbice, però, si allargherà.

    L’Udinese oggi appare da salvezza tranquilla: attenti però alle fatiche di coppa, alle trasferte con le Nazionali, alla Coppa d’Africa, oltre che a infortuni e squalifiche. Se non ci sono intoppi il cammino non è facile, ma ci sono squadre che stanno messe molto peggio. Partire bene sarebbe opportuno per ridare morale e cancellare un’estate non memorabile sul mercato. Forza ragazzi, si ricomincia davvero da oggi.

    Una sorpresa? Puntiamo su Battocchio. E' rimasto a Udine e con un centrocampo muscolare e decimato a gennaio, potrebbe essere lui la novità della stagione. L'abbiamo visto già l'anno scorso stupire. Ma non chiamatelo il 'nuovo Pizzarro' se mai sarà così.


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