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  • Udinese, Guidolin non accetta il ritiro imposto dalla società

    Udinese, Guidolin non accetta il ritiro imposto dalla società

    Prima di andare in ritiro con la squadra, il tecnico dell'Udinese Francesco Guidolin parla in conferenza stampa: "Come ho detto a fine gara col Cagliari, abbiamo giocato bene, abbiamo avuto la possibilità di andare in vantaggio, abbiamo preso due gol per errori nostri, quindi bisogna prendere atto che quando sbagli in Serie A vieni castigato. Occorre serrare i ranghi, essere più attenti, non prendere gol banali. Il risultato era pesante per lo sviluppo del gioco".

    Sulla mancanza di attenzione ha determinato la presa di posizione del ritiro imposto dalla società: "Lo sapevamo, ce lo aveva detto. Sapevamo a che cosa andavamo incontro. Dobbiamo toglierci definitivamente questa fragilità. E' la cosa fondamentale, bisogna essere più solidi come squadra. Adesso contano i risultati. Per quanto riguarda il ritiro, sono contro questa misura che in Italia é una consuetudine nei momenti di difficoltà".

    Su come potrebbe farsi sentire la società se non con il ritiro: "Non ho suggerimenti. Una squadra deve da sola essere capace di capire quando serrare i ranghi. Non serve mettere in clausura le persone. Noi siamo sempre qui, siamo a contatto con i dirigenti. Spesso nel nostro calcio questa é la misura che mette tutti di fronte alle proprie responsabilità, ma secondo me non serve se una persona é responsabile. Ma non serve a niente che io lo dica".

    Su come si può allenare l'attenzione in campo: "Lo faccio da 25 anni con esercitazioni, qui da 3 anni e mezzo. Anche guardando i video degli avversari per capire dove possono essere pericolosi. Studiando le fasi di tattica e cercando di riprodurle. Ma sono cose su cui lavoro da 25 anni. Ma mi sono reso conto che una squadra forte deve lavorare sulle possibili disattenzioni degli altri. Quindi bisogna essere più furbi degli altri. Quando gli altri lo sono più di noi, non sono molto contento".

    Su Naldo riproponibile o se sia meglio la difesa a 4: "Se vogliamo giocare a 3 non ho nessun altro. Contro il Cagliari giocare a 3 era ideale per il loro dispositivo tattico. Adesso valuterò di volta in volta; ho pensato anche domenica scorsa alla difesa a 4, ma per la logica ho usato Naldo perché non abbiamo altri in quel ruolo".

    Sulla preoccupazione della società: "Sono anche io preoccupato, dal primo giorno di preparazione, ogni anno. Non si può mai essere certi di niente. Sono sempre allertato, sempre sveglio e attento. Stanco del calcio italiano? Penso solo alle cose della nostra squadra e come sempre darò tutto quello che ho".

    Su Muriel, assente col Cagliari: "Lui é prontissimo, é uno dei disponibili. La scelta iniziale é quella che ho fatto. Poi a partita in corso avevamo gli spazi ristrettissimi, pensavo mi servissero giocatori più da profondità che da spunto".

    Sul fatto che sia il suo peggior campionato in Serie A: "Può succedere. Per me é la prima volta. Sono qua, non sono un mago. Sono preoccupato perché vorrei essere un pochino più avanti".

    Sul ruolo di superdirettore che possa coordinare: "Potrebbe essere il mio lavoro. Fatemi vivere questo periodo qua".

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