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  • Udinese, Pinzi:|'Non mi serve la fascia'

    Udinese, Pinzi:|'Non mi serve la fascia'

    l ritorno di Giampiero Pinzi ad Udine è stato uno degli acquisti più azzeccati dell’Udinese targata Guidolin. Il centrocampista laziale è stato autore di un inizio stagione positivo nonostante l’andamento della squadra. Dopo la prima vittoria in campionato si può finalmente guardare avanti con ottimismo. E un gladiatore come Giampiero Pinzi già scalpita per recuperare i punti perduti. In esclusiva a Il Friuli/Udineseblog dice la sua:

     

    Finalmente la vittoria: dopo tanta attesa, viene naturale sperare in un nuovo inizio per l’Udinese: “In realtà la prestazione, Juve a parte, c’è sempre stata. Nessuna squadra ci ha messo sotto e abbiamo sempre creato diverse occasioni da gol. Ci mancava solo il successo e questo ad un certo punto ha fatto subentrare l’ansia per la classifica e allo stesso tempo la voglia spasmodica di uscire da questo momento negativo. Quel gol di Benatia ci dà un morale incredibile”.

    La sosta, quindi, arriva nel momento peggiore:” Quel gol al 92° ci ha dato un grande entusiasmo e vorremmo giocare subito un’altra partita. Sì, la sosta non ci voleva! Però anche il fatto di allenarsi con più gioia è un fattore positivo”.

    Benatia goleador. Aveva già stupito in difesa: “Ha grande qualità e forza fisica. E’ un ragazzo tranquillo e intelligente, può fare strada. Non a caso a San Siro ha fatto soffrire uno come Eto’o”.

    Ci si aspettava tanto da Di Natale, che sta ancora pagando lo scotto dei Mondiali: “E’ praticamente impossibile che Totò faccia una stagione come quella dell’anno scorso. Sarebbe difficile anche per Messi. Ma la squadra non può basarsi su un giocatore, anche se si tratta di un fuoriclasse come Totò”.

    La palla però non entra. Solo sfortuna? “No, non è solo quella. Di fatto creiamo tanto, ma dobbiamo essere più cinici”.

    Il reparto mediano sta facendo bene. Un voto a Pinzi a uno al reparto: “Non do voti a me stesso. Ho fatto un buon inizio, ma posso e devo fare di più. Abbiamo un signor centrocampo, ma il campionato è lungo e il Mister saprà chi utilizzare di volta in volta, scegliendo, come usa fare, chi è più in forma”.

    Guidolin vuole una squadra abile ad utilizzare più moduli, cambiando anche a partita in corso. La sua Udinese sarà quindi alla continua ricerca di nuove soluzioni? “E’ un modo di interpretare il calcio che dà grandi benefici, perché ti permette sempre di sorprendere l’avversario. Certamente ci vuole tempo per essere in grado di adattarsi a questo sistema che richiede anche molta attenzione”.

    Attenzione che per un veterano è scontata. Per i più giovani e gli stranieri forse no: “Sta a noi vecchi seguirli e istruirli a dovere. Siamo noi che conosciamo meglio questo mondo che dobbiamo far capire loro come funzionano qui le cose”

    La fascia di capitano. E’ stata anche tua. Ci pensi mai? “No, non mi interessa. La merita Totò. Io sento comunque l’importanza di vestire questa maglia, Udine è casa mia. Ma davvero non so nemmeno chi sia il vice di Totò per quel ruolo”.

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