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  • Udinese, Pozzo:| 'Di Natale resta qui a vita'

    Udinese, Pozzo:| 'Di Natale resta qui a vita'

    Non poteva mancare Gianpaolo Pozzo nel giorno del compleanno del capitano bianconero. Non poteva mancare il “patron” bianconero a celebrare le 35 candeline soffiate dall’uomo simbolo della sua ultraventennale gestione e capace di frantumare ogni record con la maglia delle “zebrette”.

    “A nome mio e di tutta la mia famiglia – ha detto l’azionista di riferimento dell’Udinese Calcio – voglio porgere al nostro capitano i migliori auguri di un felice e lieto compleanno. Quando Totò arrivò da noi, qua a Udine, ragazzo, e fresco di retrocessione con la maglia dell’Empoli, avevo grossa fiducia nelle sue potenzialità, ma onestamente mai avrei pensato che sarebbe potuto diventare l’uomo simbolo della nostra Società e il più importante giocatore dei 26 anni della mia gestione”.

    Un riconoscimento, quello del numero uno friulano, dovuto non soltanto a quanto di eccezionale fatto da Di Natale sul rettangolo verde, ma anche a quanto di straordinario dimostrato nel corso della sua avventura in Friuli dal numero 10 bianconero.

    “Il talento del calciatore non è neanche lontanamente in discussione – ha continuato Pozzo -. Ma quello che mi ha più colpito, in tutti questi anni, è la sua incredibile disponibilità dimostrata nei confronti della Società, della città di Udine e della mia famiglia per cui, ormai, è diventato davvero come un figlio adottivo. E sono sicuro che quello di oggi non sarà certamente il suo ultimo compleanno da giocatore dell’Udinese”.

    Il tempo, però, passo per tutti, ma Gianpaolo Pozzo ha già le idee chiarissime su quello che potrà essere il futuro di “Re Totò” in questo spicchio di Nord Est.

    “Io sono certo che Di Natale rimarrà a Udine anche al termine della sua straordinaria carriera – ha concluso il “patron” -. Con che ruolo? Quando lui, e soltanto lui, deciderà di appendere le scarpette al chiodo mi piacerebbe iniziare un percorso dedicato ai più giovani. Totò è un esempio per i più piccoli, dentro e fuori dal campo, ed è la persona ideale per insegnare calcio, e vita, alle nuove generazioni”.

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