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  • Udinese:|Quando i duri cominciano a giocare...

    Udinese:|Quando i duri cominciano a giocare...

    Torino l’Udinese incrocerà una squadra con parecchi problemi davanti: un sospiro di sollievo, visto che i bianconeri il gol l’hanno sempre preso. Ma non basta a stare tranquilli, perché tra le mura amiche, dopo aver chiamato a raccolta il pubblico. Gli uomini di Ventura sono decisi più che mai a far risultato.
    Don Guidolin, come sempre non si sbilancia. Spera di avere Basta, sa di non poter utilizzare Domizzi. Per il resto la squadra vedrà il rientro di Lazzari al posto di Allan, mentre i dubbi sono davanti.
    FORMAZIONE La sensazione è che Di Natale possa servire solo in caso di necessità, altrimenti la coppia più gettonata sembra essere quella formata dal giovane prediletto del capitano, Fabbrini, e da Ranégie. Con Pereyra che si inserisce come trequartista in fase di possesso.

    Il modulo che qualcuno chiama 4-3-1-2, infatti è un vestito che si adatta: difesa a 4 quando si subisce per cercare di non essere sempre la banda del buco, trequartista quando si attacca per dare più soluzioni offensive a un attacco che tira ancora troppo poco. Ma vallo a spiegare ai fissati con i moduli fissi, che oramai nel calcio esistono come il numero 10 o l’attaccante boa.
    L’Udinese proporrà duttilità, quindi, e la formazione dovrebbe essere questa, almeno come base di partenza: Brkic; Benatia, Danilo, Coda; Basta, Pereyra, Pinzi, Lazzari, Pasquale; Fabbrini, Ranégie.

    QUI TORO Dall’altra parte Ventura parla di turnover: «dobbiamo capire chi ha recuperato e chi meno e quindi ha bisogno di tirare il fiato. Mi spiace che non è disponibile Masiello. Sinceramente lo verificheremo domani chi ha del tutto recuperato, non ho problemi nel senso che se gioca Vives o Brighi o Basha, al di là delle caratteristiche dei singoli, la fiducia che ho è illimitata in ognuno, però bisogna tener presente che domenica giocheremo a Bergamo, partita importante, e quindi cercheremo di gestirci. Chi ha giocato domenica non ha ancora completamente recuperato, mentre quelli che non hanno giocato, nella stragrande maggioranza stanno bene e scalpitano, ma le cose vanno fatte gradualmente. Domani mattina avremo le idee più chiare sulla condizione di tutti, ma questo non è un problema. Il vero problema, come sempre, è da un lato la squadra che affronteremo, l’Udinese tre mesi fa si era qualificata per i preliminari di Champions League, e dall’altro noi dobbiamo fare delle verifiche, nonostante qualcuno non giochi e in campo andrà qualche altro, mi auguro che giochi sempre lo stesso Torino con la stessa voglia, mentalità, conoscenze e organizzazione».
    Tradotto, ll Toro dovrebbe schierare Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Vives, Gazzi; Cerci, Meggiorini, Bianchi, Santana.


    LA CHIAVE TATTICA Sarà una gara agonistica, a Torino è sempre così. I granata non disdegano falli tattici, presseranno a centrocampo per evitare rifornimenti alle punte. Per questo l’udinese potrebbe cercare lanci lunghi per Ranégie, che potrebbe tenere alto il baricentro della squadra. Fabbrini qualche fallo lo subisce sempre, sono da sfruttare i calci piazzati, cosa ancora carente.
Attenzione alle li del Toro: a volte sono vere e proprie punte aggiunte.


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