Udinesemania: ora che c'è il trequartista, ci serve il regista...
Partiamo dalle cose che funzionano: la difesa si conferma, come nell'era Guidolin, un caposaldo inattaccabile, anche se l'infortunio di Widmer potrebbe metterla in crisi nel futuro prossimo; se lo svizzero non dovesse recuperare in fretta, quella fascia rimane l'unico ruolo senza delle reali riserve. L'attacco, nonostante Muriel non riesca ancora a integrarsi bene nei meccanismi di Stramaccioni, segna con una certa facilità e se Di Natale, come pare, recupererà per la sfida contro il Chievo, non bisogna ricercare qui i veri problemi della squadra.
Si finisce gioco-forza a parlare del centrocampo; la mediana a tre con Badu, Allan e Guilherme è sicuramente la migliore, ma quando la squadra finisce sotto assedio, saltano tutti i meccanismi di costruzione. La chiave va quindi trovata con l'aiuto di Panagiotis Koné: la sua condizione fisica in primis e la sua posizione in campo poi, possono dare la svolta ai meccanismi di gioco bianconeri. Il giocatore non è al top della forma e la convocazione in Nazionale non regala buoni auspici, ma va focalizzata su di lui l'attenzione per risvegliare l'Udinese dal torpore di gioco in cui è finita. In vista della sfida contro il Chievo però, con il greco squalificato, bisognerà affidarsi a Bruno Fernandes, a meno che.. Stramaccioni non si affidi alle doti di regista che in passato Pinzi ha dimostrato di saper avere.
