Centocinquanta gol nel giorno del sessantesimo compleanno di un mito. Da una parte il presente dell'Udinese, dall'altra il passato. Di Natale spezza la maledizione dopo 6 giornate e segna, a Pescara, la sua rete numero 150 con la maglia dell'Udinese. Il giorno è quello del compleanno dell'altro grande della storia calcistica friulana: Zico. 

Il paragone, o meglio l'accostamento, viene facile. Anche se non molti lo gradiscono. Totò è Totò e Zico e Zico. Tempi diversi, Udinese diversa, storie diverse, ma grande fascino per entrambe. Impossibile dire chi sia il migliore. Solo che tutti e due resteranno indelebili nei ricordi dei tifosi.

Per chi ha qualche anno in più, il mito di Zico è intoccabile. Quando arrivò a Udine ci fu una folla senza precedenti: era un campione internazionale, conosciuto in tutto il mondo. Un arrivo che fece sperare in risultati clamorosi, ma non fu così. I risultati li ha avuti Di Natale. Il titolo di capocannoniere, di miglior giocatore della serie A, la qualificazione in Champions. Due fili a volte paralleli, a volte intrecciati, ma sempre uniti all'Udinese e ai suoi tifosi.