Massimo Moratti, presidente dell'Inter, ha parlato ai giornalisti presenti sotto gli uffici della Saras del momento no nerazzurro e del futuro di Andrea Stramaccioni, che rischia la panchina in caso di ko contro la Roma, nella semfinale di ritorno di Coppa Italia: "Certamente ieri è stata una giornata in cui ci si aspettava che ci fosse una ripresa, un risultato positivo, forse sarebbe bastato anche un pari per non continuare nelle sconfitte.- sono le parole riportate da fcinternews.it - Così non è stato e bisogna darsi una carica, qui ogni tre giorni o sette giorni giochi e non puoi abbandonarti. Devi riprenderti con tutta l'attenzione possibile e con i giocatori contati, secondo quanto mi pare di capire. La conferma di Stramaccioni? Stiamo facendo un campionato difficile e abbastanza drammatico da un punto di vista degli infortuni, non posso fare altro che sostenerlo e sperare che si inventi qualcosa che è difficile da inventare ma che con un po' di fortuna e fantasia si può tirare fuori. La sfida con la Roma è un bivio? E' tutto relativo, è una semifinale e non una finale ma ovviamente si può andare avanti. Ormai rimane l'ultima cosa perché al campionato ormai c'è poco da pensarci. Stramaccioni farà quello che può, i giocatori di certo ce la mettono tutta"

Poi sugli errori arbitrali contro l'Inter: "Mourinho mi diceva anche: "Come fai a rimanere qui? Non è possibile ha tutti contro, è troppo difficile". Gli dissi che il bello dell'Inter è proprio quello e lo sapeva. L'errore di ieri mi è sembrato fosse proprio un errore, Pinilla lo ha fatto sembrare tale ma non è stato bravo per un cavolo (sorride, ndr). L'Inter però deve avere un orgoglio superiore se ce la fa, perché è stato il primo gol; poi se non ce la fa è per i tanti infortuni, come nel caso di Gargano, che non permettono di giocarsela al massimo della competitività".

Moratti non ha voluto commentare l'accordo commerciale tra la Saras e la Rosneft, ha detto la sua invece sul problema infortuni: "C'è tutto da rivedere, ci sono tante cose da rivedere (sorride, ndr)".