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  • Un anno dopo de Boer, l'Inter torna da scudetto col 'catenaccio camuffato'
Un anno dopo de Boer, l'Inter torna da scudetto col 'catenaccio camuffato'

Un anno dopo de Boer, l'Inter torna da scudetto col 'catenaccio camuffato'

  • Gianluca Minchiotti
23 ottobre 2016 - 21 ottobre 2017: c'è un anno, di fatto, fra il punto più basso dell'Inter di Frank de Boer e quella guidata da Luciano Spalletti, che torna da Napoli con un punto importante e, soprattutto, con la porta imbattuta. 

L'UTOPIA OLANDESE CROLLA A BERGAMO - L'Inter dell'utopia olandese quel giorno perse per 2-1 contro l'Atalanta a Bergamo: un risultato fin troppo stretto per gli orobici, per quanto si era visto sul terreno di gioco. Fu la partita che segnò a tutti gli effetti la fine dell'esperienza di de Boer sulla panchina nerazzurra, anche se l'esonero sarebbe arrivato due settimane dopo (dopo la vittoria sul Torino e la sconfitta con la Sampdoria). 

SPALLETTI TORNA ALLE ORIGINI - Un anno dopo, e con il passaggio intermedio di Pioli e Vecchi, Luciano Spalletti ha riportato l'Inter alle sue origini e alla sua identità. Storicamente, l'Inter vincente è quella che non prende gol: è sempre stato così, da Herrera a Mourinho, passando per Bersellini e Trapattoni

CATENACCIO? - Saggiamente, il 'ministro della difesa' Spalletti sta seguendo la stessa strada dei suoi illustri predecessori: primo, non prenderle. E se c'è chi, come Ottavio Bianchi, vede nella fase difesiva dell'Inter "un catenaccio camuffato", Spalletti è pronto a ricordare che le sue squadre, in passato, hanno anche giocato un bel calcio, raccogliendo comunque risultati: "Sarri mi ha dato del Ministro della Difesa? Va bene, mi ha costretto lui ad esserlo, ma l’anno scorso gli sono arrivato davanti". 

MA I TIFOSI... - Al momento, però, poco importa ai tifosi nerazzurri dello spettacolo: quel che conta, dopo sei anni di anonimato, è sentire di nuovo viva la possibilità di competere per lo scudetto.      

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