Calciomercato.com

  • Un laziale frena lo stadio della Roma. Via le barriere dalle curve dell'Olimpico

    Un laziale frena lo stadio della Roma. Via le barriere dalle curve dell'Olimpico

    La costruzione del nuovo stadio della Roma sta incontrando più difficoltà del previsto, e ora ci si mette di mezzo anche la Lazio:  la soprintendente, Margherita Eichberg, colei ha ha intenzione di apporre il vincolo "Stadio Flaminio" sui resti dell'ippodromo di Tor di Valle, è infatti di famiglia biancoceleste. Il fratello è il vicepresidente della Polisportiva Lazio, ma l'ha però difesa: "Lei non sa nulla di calcio, il pallone non le interessa".

    LE PAROLE DEL FRATELLO - Anche la stessa soprintendente ha dichiarato di non avere interesse nel calcio e di non essere tifosa, al contrario del fratello appunto, vicepresidente vicario della Polisportiva Lazio. Contattato da Il Tempo, il numero due biancocelesti ha dichiarato: "Mi auguro che sia Roma che Lazio possano avere entrambe uno stadio di proprietà nel rispetto delle regole. Margherita? Quando siamo insieme siamo una famiglia. Lei non segue il calcio e non parliamo dei nostri lavori". 

    PARLA GRILLO - Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo ha dichiarato lasciando l'hotel Forum per raggiungere il Campidoglio: "Se lo faremo, lo stadio della Roma sarà fatto con criteri innovativi e in modo condiviso. Prima sentiremo la popolazione interessata dal progetto e con loro potremo costruire una cosa straordinaria"

    OLIMPICO SENZA BARRIERE - Via le barriere divisorie nelle curve dello stadio Olimpico di Roma. Secondo quanto si è appreso, durante una riunione tecnica in Questura, "sul presupposto della maggiore sicurezza raggiunta e sulla scorta delle direttive ricevute", è stato deciso di procedere all'abbassamento delle barriere, partendo dalla Curva Sud (chiusa agli spettatori per Lazio-Udinese) subito dopo l'incontro Roma-Villarreal del 23 febbraio, così da poter completare i lavori in vista del derby Lazio-Roma di Coppa Italia previsto per il 1° marzo. 
    Rimodulazione del servizio degli steward e telecamere "dedicate in via esclusiva alla zona centrale delle curve". Sono alcune delle misure stabilite oggi durante un riunione tecnica in Questura necessaria all'attuazione delle direttive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e del Prefetto di Roma per l'abbassamento delle barriere divisorie nelle curve dello stadio Olimpico di Roma. A quanto reso noto dalla Questura, ci sarà una rimodulazione del servizio degli stewards tenendo conto che la curva rimarrà suddivisa in due settori e, pertanto, sarà necessario evitare scavalcamenti "che costituirebbero violazione di legge e, quindi sarebbero perseguibili ai sensi della normativa di settore". Ci sarà, inoltre, un'implementazione del sistema di videosorveglianza con telecamere dedicate in via esclusiva alla zona centrale delle curve. Resta invariato il sistema di afflusso con le bolle di prefiltraggio e le due vie di accesso ai lati delle curve. Il progetto varato in sede tecnica sarà poi vagliato in Prefettura, anche attraverso la commissione di vigilanza pubblici spettacoli. Alla riunione hanno preso parte oltre ai rappresentanti delle forze dell'ordine, il CONI e le due squadre capitoline. "In apertura - ha sottolineato la Questura - è stato dato atto dell'impegno, da tutti perseguito, negli ultimi due anni, tale da azzerare totalmente l'incidentistica dell'Olimpico, in passato segnato da gravi criticità". 
     

    Altre Notizie