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  • Juve da scudetto, Milan senza difesa

    Juve da scudetto, Milan senza difesa

    di Xavier Jacobelli
     
    direttore quotidiano.net
     
    La gioia incontenibile di Conte e degli juventini dopo avere battuto il Milan, la dice lunga sull'importanza e sul significato di questa vittoria che imprime una svolta al campionato bianconero prima della sosta dovuta agli i,pegni della nazionale con la Serbia e con l'Irlanda del Nord. Uno stop provvidenziale, invece, per i campioni d'Italia, troppo stanchi e troppo arrendevoli per arginare la furia dei rivali, rimasti senza difesa dopo l'uscita dell'inarrivabile Nesta e la seconda papera di Abbiati che aveva già dato a San Siro con l'Udinese. 
     
    Per prima cosa, Conte ha vinto la partita sul piano del ritmo. E' stato indiavolato dall'inizio alla fine, è scaturito da una condizione atletica davvero invidiabile. Ma se questa carica agonistica non si fosse coniugata ad una buona qualità di gioco, forse il successo non sarebbe arrivato.
     
    Il Milan ha incassato il primo gol di Marchisio a quattro minuti dalla fine, quando pensava che il pareggio fosse a portata di mano e non è sato casuale che, a segnare, sia stato il centrocampista cresciuto nel vivaio e il cui modo di giocare ricorda proprio quello di Conte, grande capitano della grande Juve di Lippi.
     
    Allegri, alla seconda sconfitta in uno scontro diretto dopo la batosta di Napoli,  ha fatto di necessità virtù: Ibrahimovic era rientrato in squadra dopo diciotto giorni di assenza, mercoledì scorso contro il Viktoria, ma ci sta, in questi casi che un calciatore possa giocare male la seconda partita, peraltro nell'arco di quattro giorni. Cassano, stavolta non  è bastato.Van Bommel è fuori condizione, Seedorf è andato sistematicamente in difficoltà di fronte agli scatenati centrocampisti juventini.
     
    Se aggiungete le precarie condizioni di Boateng, che ha rischiato addirittura di non giocare e nel finale è stato pure espulso per somma di ammonizioni; l'infortunio di Nesta e la pessima serata di Bonera, avete un quadro della situazione.
     
    Come ha cavallerescamente riconosciuto Allegri dopo la partita, i meriti della Juvesono stati evidenti, la sua superiorità talmente marcata, da risultare a tratti imbarazzante. Vidal è stato uno degli uomini-chiave della gara, in un centrocampo esaltato dal dinamismo di Marchisio e dal supporto degli esterni: ottimo Pepe, così così Krasic, decisamente meglio Giaccherini.
     
    La duttilità tattica di Vucinic ha fatto il resto: si capisce perchè Conte abbia fortemente voluto il montenegrino che incrocia in continuazione lungo tutto il fronte offensivo e, stasera, avrebbe meritato anche la soddisfazione del gol. 
     
    E' presto per trinciare giudizi definitivi, sia sulla Juve sia sul Milan. Non è mai troppo tardi per sottolineare i meriti del lavoro di Conte che comincia a raccogliere i primi frutti. La strada per rivincere lo scudetto è molto lunga e lastricata di difficoltà. Ma dopo anni di delusioni, i bianconeri l'hanno imboccata con determinazione. Per adesso, è questo ciò che conta.

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