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  • Una mamma ci scrive: 'Le parolacce di Sarri fanno male ai ragazzi e al calcio'

    Una mamma ci scrive: 'Le parolacce di Sarri fanno male ai ragazzi e al calcio'

    • Jean-Christophe Cataliotti
    Gentile Procuratore,
    sono una mamma con un figlio calciatore che gioca nelle giovanili di una lega pro del Nord Italia. So in partenza che la mia lettera potrà sembrare fuori luogo e poco "calcistica", ma dovendo ogni giorno vivere e subire il mondo del calcio per via del fatto che devo accompagnare mio figlio agli allenamenti e alle partite, sono a chiederle perché gli allenatori di calcio siano licenziati dal dire parolacce fuori e dentro il campo così impunemente. Mio figlio ogni giorno viene quasi insultato dal suo mister, i compagni pure, e anche nei confronti di noi genitori a volte gli allenatori non si risparmiano reprimende infarcite di brutte parole che qui non voglio ripetere. Sono un insegnante alle superiori e mai mi azzarderei a usare vocaboli sconci o offensivi nei confronti dei miei ragazzi. Perché nel calcio, invece, tutto è possibile e nessuno dice niente? Se poi i modelli sono gli allenatori come Sarri che nelle interviste usano le parolacce come abituale intercalare, allora la mia battaglia è persa in partenza. Il calcio è questo e me ne devo fare una ragione oppure c'è qualche speranza che le buone maniere diventino una regola e non un'eccezione? Concludendo, penso comunque che le parolacce di Sarri nelle interviste facciano male al calcio e che chi sovraintende alla comunicazione nella società Napoli dovrebbe prendere le distanze da questo allenatore. Antonella '63

    Gentile Prof. Antonella,
    potrei rispondere che il calcio non è uno sport da signorine (e che, pertanto, le parolacce fanno parte del "gioco"), ma rischierei di banalizzare
    il tema da lei proposto alla nostra attenzione. Concordo, infatti, con lei che gli allenatori, soprattutto nei settori giovanili, dovrebbero essere per i loro ragazzi prima di tutti degli educatori e non dei sergenti di ferro che usano le parolacce a loro piacimento per l'esimente che il calcio è appunto uno sport non da signorine. Gli allenatori dovrebbero parlare con i giovani calciatori e non urlargli di tutto per farsi capire: l'autorevolezza non si manifesta con urla e parolacce. Il discorso su Sarri è decisamente diverso e mi permetto di replicare che non penso che l'uso di qualche parolaccia nelle interviste del toscano Sarri possano "fare male al calcio" come lei ha sentenziato nella sua lettera. Ma non sono né un sociologo né un esperto di comunicazione e, proprio per questo, il suo quesito lo inoltro agli utenti di calciomercato.com nella speranza che non siano loro, nei commenti, ad appellarsi ad un gratuito turpiloquio da bar sport....

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