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  • Sturaro: 'Errore imperdonabile, forse non merito questa maglia'. Ai giornalisti: 'Me ne frego delle vostre critiche'

    Sturaro: 'Errore imperdonabile, forse non merito questa maglia'. Ai giornalisti: 'Me ne frego delle vostre critiche'

    Protagonista in negativo della sfida di ieri tra Italia e Svezia per l'Europeo Unde 21, Stefano Sturaro si è presentato oggi in conferenza stampa: "Sono venuto per chiedere scusa pubblicamente, come ho fatto con i miei compagni. Quello che ho fatto è inaccettabile e forse non merito di indossare questa maglia". 

    VOGLIA DI RISCATTO - Parole sincere, di chi sa di essere un elemento importante per il gruppo di Gigi Di Biagio: "Ho dato un grosso contributo alla sconfitta di ieri. Accetto tutte le critiche, perché so della mia importanza in questa squadra e quello che posso dare. E' stato un gesto non da me. Ma non cerco scuse o alibi, abbiamo buttato un'occasione grandissima, la partita si era messa nel verso giusto: in vantaggio e con l'uomo in più. Il mio errore personale è stato imperdonabile. E' stato un attimo in cui non ho capito più nulla e nel rialzarmi ho colpito il mio avversario volontariamente. Mi ha fatto piacere un messaggio che ho ricevuto da un dirigente della Juventus. Non dobbiamo cambiare mentalità, sappiamo rialzarci dai momenti difficili. Se sbaglio non mi butto giù, anzi provo sempre a migliorare dai miei errori".

    Come si legge su Corriere.it, quando il radiocronista di RadioRai gli chiede spiegazioni, perché dalle parole di Sturaro sembra che ce l’abbia anche con i tifosi, il giocatore non arretra: "La gente da fuori parla troppo, non sa quello che si prova in un campo di calcio, le tensioni, le emozioni. Sono solo chiacchiere, che mi scivolano addosso". 

    Venti minuti dopo, accompagnato dal c.t. Di Biagio, Sturaro si ripresenta per chiarire il concetto: "Quando dico che non merito questa maglia, vuol dire che mi scuso con chiunque ne faccia parte, quindi anche i tifosi. Dico che non me ne frega niente delle vostre critiche, ma dei tifosi mi importa molto. Ho fatto una cazzata, lo ammetto, ma mi sembra eccessivo dire che si è perso per colpa del mio episodio. Mi sono sorpreso di me stesso, in quel momento mi si è tappata la vena. Sono caduto in una provocazione, ma non cerco alibi. Abbiamo buttato una grandissima occasione, la partita si era messa bene ma abbiamo perso la testa, io per primo. Forse era la tensione per una competizione nuova per molti di noi. Siamo giovani e alle prime esperienze". 

     

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