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  • Valeron dice basta: si ritira El Maestro, l'uomo che fece piangere il Milan

    Valeron dice basta: si ritira El Maestro, l'uomo che fece piangere il Milan

    • Angelo Taglieri
    A Las Palmas è nato, calcisticamente, e a Las Palmas ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. "La casa è dove si trova il cuore" scriveva Plinio il Vecchio, e il cuore di Juan Carlos Valeron ha sempre battuto per la squadra dell'isola di Gran Canaria. Il centrocampista spagnolo ha deciso di dire basta col calcio giocato. Nato il 17 giugno '75, giocatore più anziano in attività nei massimi campionato europei (al termine della stagione, dopo il ritiro, lascerò lo scettro al portiere del Moreirense, Nilson), ha legato,  il suo nome a quello del Deportivo La Coruna. 13 stagioni con la maglia del Depor, il 21 tatutato sulla schiena, il 21 diventato un'istituzione in Galizia. E con quel 21 ha fatto piangere il Milan. 

    RIMONTA AL RIAZOR - C'era pure El Maestro quel 6 aprile del 2004, quando al Riazor il Deportivo La Coruna eliminò il Milan di Ancelotti, campione in carica, nei quarti di Champions League. 4-1 rossonero all'andata, 4-0 in terra spagnola. Suo il gol del 2-0 al 35esimo del primo tempo. Pilastro di quel Depor allenato da Javier Irureta, ricorda così quella notte: "Ci sono tanti bei momenti, ma quella rimonta spettacolare è rimasta nella storia perché è arrivata dopo la sconfitta per 4-1 dell'andata. Abbiamo fatto tante belle partite in Europa, ma l'approdo in semifinale è stato speciale. Quello che è successo quella sera al Riazor è stato semplicemente incredibile".  

    PROMOZIONE CON IL LAS PALMAS - Mai un rosso in carriera, amato da tutte le tifoserie per la sua correttezza. Ha vestito le maglie di Maiorca, Atletico Madrid, Deportivo e Las Palmas. Nel 2011 retrocede in Segunda Division con il Depor e decide di scendere di categoria, senza abbandonare la nave in un momenti difficoltà. E da uomo simbolo la riporta in Liga. Liga che abbandona nuovamente nel 2013, per tornare lì dove tutto è iniziato, al Las Palmas. Promozione sfiorata nel 2014, raggiunta nel 2015. E ora, dopo aver indossato la maglia della squadra della sua città in Liga, ha chiuso il cerchio: "Questa è casa mia e non avrei potuto sognare un miglior finale per la mia carriera".

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