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  • Venezia, ecco i russi:|'Serie A in 5 anni'

    Venezia, ecco i russi:|'Serie A in 5 anni'

    «La nuova proprietà ha grandi ambizioni e ottime basi economiche: vuole portare il Venezia in serie A in cinque anni, senza scordare il settore giovanile». Con soddisfazione e un sospiro di sollievo inevitabile è l’ormai ex patron Enrico Rigoni ad arricchire la notizia comunicata dal presidente uscente del Venezia Mauro Pizzigati: la società arancioneroverde è passata di mano, ceduto al 100 per cento alla cordata italo-russa della quale da qualche tempo si parlava con insistenza.

    Un trattative lunga e delicata che è stata condotta sia dall’avvocato Mauro Pizzigati sia dall’immobiliarista Enrico Rigoni in prima persona. La cordata prescelta, rispetto a quelle veronese, bresciana, torinese, francesce, è stata proprio quella italo-russa. Sulla quale, però, nessuno degli interessati vuole sbilanciarsi in presentazioni. «A breve saranno loro a incontrare la città e la stampa presentandosi direttamente - spiega Rigoni - la chiusura dell’accordo è prevista per la metà di marzo».


    Ieri c’è stata la firma del preliminare nel quale c’è il passaggio di consegne con le dimissioni del cda attuale, presidente Pizzigati in testa, e la creazione di un cda temporaneo composto da due "veneziani" (Rigoni e un rappresentante della Municipalità) e da due "russi". Con questo assetto si arriverà sino a fine stagione. Speranza dei nuovi investitori è quella di raggiungere sul campo la promozione in Seconda Divisione per poi poter chiedere il ripescaggio direttamente in Prima, come lo scorso anno fece il Pisa.

    Sulle cifre del passaggio di proprietà non ci sono indicazioni anche se è lo stesso Rigoni a sottolineare come non abbia nemmeno richiesto di veder rimborsate le spese di gestione sostenute in queste due stagioni. «Un prezzo simbolico - sottolinea - d’altronde di denaro abbiamo parlato una volta sola. Quello che più mi interessava era conoscere obiettivi e solidità degli interlocutori: persone ottime con le quali ho trovato subito un ottimo feeling e che mi hanno chiesto di interessarmi al settore giovanile in futuro».

    Come detto su questa cordata italo-russa girano un’infinità di voci. Da quella che li vuole vicini al Cska Mosca a quella che li vede in affari o addirittura partecipi del colosso Gazprom. Di sicuro ci sono dei "russi-italiani" tra i quali uno in particolare appassionato di calcio che graviterebbe proprio nelle nostre zone da una decina d’anni. Imprenditori del settore immobiliare e turistico con garanzie elevate e collaborazioni anche con una grande banca moscovita. Insomma in questo momento è un rincorrersi di voci su questi personaggi che restano - per loro espressa richiesta formulata ai diretti interlocutori - ancora misteriosi.

    Soddisfatto del lavoro svolto il presidente uscente Mauro Pizzigati che ieri ha comunicato alla squadra prima e alla stampa poi il passaggio di consegne. «Mi ero assunto il compito di traghettatore al momento dell’operazione decisa per salvare il calcio a Venezia da Comune e Rigoni, e credo di aver portato a termine nella maniera migliore il mio mandato, cogliendo delle soddisfazioni anche a livello sportivo. A breve sarà la nuova proprietà a programmare il rilancio della squadra e ad esporre all’amministrazione comunale le proprie idee sulla realizzazione del nuovo stadio».


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