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  • Ventola, Gheller, Fontana: tutti assolti. A CM parla De Salvo, patron del Novara: 'Responsabilità oggettiva da rifare'

    Ventola, Gheller, Fontana: tutti assolti. A CM parla De Salvo, patron del Novara: 'Responsabilità oggettiva da rifare'

    • Gianluca Minchiotti
    Nicola Ventola: in primo grado tre anni e mezzo di squalifica per illecito sportivo a seguito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Sentenza pesantissima, poi annullata dal Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del Coni. Mavillo Gheller: il Tnas ha annullato la squalifica di sei mesi decisa dalla Commissione disciplinare e confermata poi anche in appello. Alberto Fontana: il Tnas ha accolto anche il suo ricorso, annullando la squalifica di tre anni e sei mesi che gli era stata inflitta nell'ambito del processo sportivo sul calcioscommesse. E poi c'è anche il caso di Davide Drascek, inizialmente squalificato per tre anni e sei mesi, squalifica ridotta poi dal Tnas a soli 80 giorni.
     
    Tutti calciatori del Novara, che nell'attuale campionato di Serie B sconta una penalità di 3 punti e che nella scorsa estate si era trovato di fronte a un quadro sportivamente molto complicato, nell'ambito dell'inchiesta e dei processi sul calcioscommesse. E che neanche un anno dopo constata, come tutti noi, che quel quadro è decisamente cambiato, se non proprio annullato del tutto. 
     
    Ai microfoni di Calciomercato.com, parla Massimo De Salvo, vice presidente esecutivo e amministratore delegato del club piemontese. Il patron del Novara Calcio racconta il punto di vista della sua società al termine di un'annata difficile, ma che vede comunque la squadra di Alfredo Aglietti ancora in corsa per un'eventuale qualificazione ai play-off.
     
    Presidente De Salvo, il Tnas ha di fatto ribaltato la situazione relativa alle squalifiche dei vostri tesserati. Che effetto le fa?
    "Innanzi tutto siamo contenti per gli atleti, per i quali cambia tutto. A livello sportivo, professionale e anche personale. E anche dal punto di vista della società siamo contenti, è un riconoscimento positivo".
     
    Certo che questi cambiamenti così radicali nelle condanne lasciano un po' sconcertati, pensando al funzionamento (o al cattivo funzionamento) della giustizia sportiva...
    "La giustizia sportiva ha l'esigenza di dover rispettare tempi molto stretti. E in questo c'è sia del buono, vale a dire fare in fretta per permettere ai campionati di partire regolarmente, che del cattivo, come certe decisioni forse un po' troppo affrettate".
     
    Dopo la caldissima estate 2012, da più parti (compreso Andrea Agnelli, presidente della Juventus) si chiedeva una riforma della giustizia sportiva. Poi la questione è caduta un po' nel dimenticatoio e ha perso posizioni nell'agenda del calcio italiano. Lei cosa ne pensa, si riuscirà a riformare questa giustizia sportiva?
    "Credo che nel calcio italiano ci siano tanti di quei problemi che la riforma della giustizia sportiva è solo uno di questi. E non so neanche se sia il più urgente. Ci vorrà del tempo. In Italia quando un caso si raffedda, e lo scandalo iniziale passa in secondo piano, si inizia a rallentare. E i buoni propositi passano velocemente in seconda fila".
     
    Lei come la riformerebbe l'attuale giustizia sportiva? Forse partendo dal principio della responsabilità oggettiva?
    "Io difendo il principio della responsabilità oggettiva. Non sono quindi per il suo annullamento, ma per una sua rimodulazione, a seconda dei casi. Andrebbero date più garanzie alle società, ma senza fare a meno di questo principio".
     
    Guardando al campo, non c'è dubbio che la vostra stagione sia stata pesantemente condizionata dalle decisioni prese dalla giustizia sportiva nella scorsa estate...
    "Certo non ci hanno aiutato. Perché sei costretto a iniziare la stagione con la testa da un'altra parte e fai ragionamenti diversi da quelli che avresti fatto in assenza di squalifiche e penalità. E poi devi guardare a quel 'meno' in classifica che devi al più presto ribaltare e che ti costringe a fare una partenza sprint".
     
    La squadra però ha reagito alla grande e, dopo un'inizio difficile, ora è in corsa per gli eventuali play-off, anche se il suo destino, in questo senso, dipende anche dai risultati delle altre squadre d'alta classifica.
    "La possibilità di fare i play-off c'è. Noi abbiamo fatto un ottimo girone di ritorno, ora vogliamo provare a vincere le ultime due gare e poi vedere cosa succede".
     
    E nella prossima stagione, si riparte con mister Aglietti in panchina?
    "Il mister è un punto fermo. Se non vuole andare via lui, per noi la conferma è scontata". 

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