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  • Ventura: 'Pellè ha intaccato l'immagine dell'Italia. Su di me troppi pregiudizi'

    Ventura: 'Pellè ha intaccato l'immagine dell'Italia. Su di me troppi pregiudizi'

    Intervista fiume di Giampiero Ventura a La Domenica Sportiva, ecco le parole del ct Azzurro.

    ITALIA - "L'amore ti fa fare cose folli, ti fa sposare a 68 anni e ti fa prendere la Nazionale, lasciando un contratto di due anni con un club. Sapevo che era difficile, so che è difficile, ma fa parte del mio DNA, In tutte le società in cui sono stato sono arrivato sempre nello scetticismo generale perché c'era da ricostruire: ci sono sempre riuscito, questa è la sfida più difficile ma penso di poterci riuscire. In Nazionale sei esposto a critiche, lo sapevo, secondo me c'è un po' di pregiudizio da parte dei giornalisti: la prima domanda che mi è stata fatta "Tu che non hai mai vinto scudetti...". E' una domanda che mi fanno sistematicamente, rischia di esserci pregiudizio".

    OBIETTIVI - "Importante la qualificazione al Mondiale, poi il Mondiale, poi costruire qualcosa per il futuro. Abbiamo una Nazionale avanti nell'età, molti giocatori fondamentali possono ancora durare fino al Mondiale mi auguro ma immediatamente dopo deve esserci un ricambio generazionale che non arriva per caso: inizieremo questo ricambio già la prossima settimana. Italia qualificata diretta? Difficile, il risultato della Spagna col Liechtenstein è fasullo, ma la differenza reti va a incidere in classifica. Lo scontro diretto in Spagnaè impossibile? Non vuol dire nulla, la partita dell'andata ci ha detto che nulla è impossibile, se aggrediti possono andare in difficoltà. Il problema nostro è quando ci andiamo a giocare, per essere aggressivi agli Europei l'Italia aveva lavorato quaranta giorni, noi ci giocheremo il 2 settembre dopo due giornate di campionato. Ho chiesto alla Federazione di avere una giornata in più di campionato". 

    BALOTELLI - "Il suo problema non è fare buone partite, è tutto il resto. Vi spiego la differenza tra selezionatore e allenatore: Lippi aveva Totti, Toni, faceva il selezionatore; Conte non aveva questi giocatori, ha dovuto fare l'allenatore".

    DIFESA VECCHIA - "Loro vogliono arrivare al Mondiale, ed è la cosa principale. Barzagli oggi è uno dei migliori d'Europa, Chiellini sta affrontando un momento di difficoltà. La forza di questi giocatori è al 50% in campo, ma sono un punto di riferimento per i giovani: imparano più in tre giorni da loro che in stage di mesi e mesi".

    CONFRONTO CON CONTE - "Credo che i paragoni non siano mai simpatici ma vanno accettati, se fatti correttamente: se si paragonano le partite dell'Europeo con quelle delle qualificazioni non è corretto, le prime sono figlie di due anni di preparazione. Nessuno scappa da questi confronti, ho accettato qualsiasi disquisizione ma vorrei mettere a fuoco gli spazi temporali se no diventa un massacro: io non ho avuto un Europeo, ma due giorni per preparare la prima partita con la Francia".

    CENTROCAMPO - "Dopo la Spagna abbiamo avuto 48 ore per giocare un'altra partita importante, i due centrocampisti Parolo e De Rossi non avevano recuperato completamente, avendone solo altri due ho messo quelli che potevano fare la partita con una certa intensità. Quando stavamo perdendo ho pensato non di mollare, ma che così non si poteva giocare, quindi ho ribaltato la partita".

    PELLE' - "Non ci siamo più sentiti. Poi sono genovese, costa troppo chiamare in Cina (ride, ndr). Il gesto? In quel momento non l'ho giudicato, poi l'ho visto per com'è: un errore, ma fatto come mancanza di rispetto per compagni e i colori azzurri e hai intaccato l'immagine del gruppo. Domenica non credo che ci sarà, un periodo di riflessione bisogna lasciarglielo: lui è pentito, ma voglio che ci rifletta sopra perché può dare molto all'Italia".

    VERRATTI - "E' fondamentale, ma è stato fermo nove mesi. Lui come Pirlo? Come ruolo penso possa farlo con caratteristiche diverse. Verratti è stato una sorpresa anche per me, penso possa essere un punto fermo per tanti anni della Nazionale".

    IN CHE FASE SIAMO? - "Dovunque sono andato ho sempre dovuto combattere. Per poter essere competitivi bisogna avere una squadra già fatta, e non è così, oppure costruirla come devo fare. Ci sono tanti giovani interessanti, ma pochissimi sono pronti: nel breve penso che avremo grandi sorprese".

    VERDI - "Avrei convocato Verdi, secondo me è maturato e a Bologna sta facendo bene, non ci voleva questo infortunio come quello di Florenzi".

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