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  • 'Verratti non parte'; il mercato dei bluff
'Verratti non parte'; il mercato dei bluff

'Verratti non parte'; il mercato dei bluff

Belli e irraggiungibili. Per Verratti e Destro, i più freschi gioielli del nostro calcio, inizia una stagione di tensioni. Sulla loro testa passano le offerte delle big (Juve, Napoli Inter), sotto i loro piedi si intrecciano i veti di chi vuol ottenere il massimo dalle cessioni. Due giorni fa la lite (che prosegue) tra Preziosi e Mezzaroma per Destro. Di ieri il comunicato del Pescara che toglie Verratti dal mercato. Il «nuovo Pirlo» pareva già juventino. In discussione sembrava solo la contropartita tecnica. Invece: « ... il calciatore ha ribadito il desiderio di rimanere in biancazzurro, avendo, tra l’altro, rinnovato lo scorso gennaio un contratto che lo lega al club per altri 4 anni».


Certo è che se qualche giorno fa non ci fosse stato il rifiuto di Bouy al trasferimento sull’Adriatico, la storia avrebbe potuto avere già la parola fine. La proposta della Juve, 5mln per la metà del giovane regista che sarebbe rimasto un anno a

Pescara oltre ai prestiti di Bouy e Troisi , sembrava quella giusta. Sembrava, appunto.

La Juve avrebbe più di un motivo per sentirsi al sicuro avendo coltivato un buon rapporto con Donato Di Campli, manager del giocatore, che ha da quattro anni la procura dopo aver aiutato Peppe De Cecco a tornare in possesso del titolo sportivo del Pescara. Quattro anni fa nessuno pensava che quel quindicenne sarebbe stato insignito ufficialmente del titolo di «Erede di Pirlo». E anche a gennaio, quando Juve e manager hanno cominciato ad annusarsi, trovando un accordo biennale su proposta del procuratore, si era ben lontani dal decretarlo Uomo d’Oro del futuro mercato. Senza dimenticare, come fatalmente accade in tutti questi casi, che al giocatore è sfuggita pure una dichiarazione d’amore e di tifo per la Signora. Verratti invece esplode al meglio ed a Pescara capiscono, tutto d’un tratto, di avere per le mani la gallina dalle uova d’oro. E se non lo capiscono ci pensa il Napoli a suggerirglielo. Una intuizione che complica l’idea juventina, confermata ancora giovedì a Milano da Marotta, secondo il quale Verratti... «è la possibile alternativa, in prospettiva, a Pirlo». Così il Napoli: rilancia. Per la metà offre 7 milioni. Una proposta che comprende due giocatori, Insigne e Vargas. E inoltre allarga il dialogo, mostrando interesse pure per l’altro 19enne Capuano. E il Pescara ordina a Verratti di dire che non ha firmato per nessuno. Come in effetti non ha fatto nè avrebbe potuto. La Juve dovrà decidere se rilanciare o meno.

In modo analogo, d’altra parte, i bianconeri hanno provato a rompere le uova nel paniere all’Inter che, in virtù di un solido asse di mercato con il Genoa, riteneva di avere già le mani su Mattia Destro. Il sorprendente riscatto della metà da parte del Siena (con il dubbio, smentito da Marotta, che sia stata la Juve a incoraggiare l’operazione) ha costretto Moratti ad ordinare a Preziosi di mettersi di traverso sul transito dell’attaccante dal bianconero senese a quello juventino. «Certo Destro non giocherà dove non decido anch’io» ha detto Preziosi. Insomma, il mercato dei dispetti è appena cominciato.


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