Calciomercato.com

  • Toro, derby Primavera:| Longo sulla scia di Asta

    Toro, derby Primavera:| Longo sulla scia di Asta

    • A.S.

    La sensazione è che la vera arma in più nel Toro Primavera sieda ancora una volta in panchina. Dopo tanti, troppi, anni il Toro si presenta al derby guardando i cugini dall'alto verso il basso in una classifica che, per quanto acerba, in questo momento non mente. Eppure provando a fare il confronto diretto di giocatore in giocatore, non è che i nomi in possesso del Toro siano superiori a quelli della Juve. Anzi. In estate a Vinovo sono arrivati diversi giocatori su cui scommettere, il tempo dirà se si potrà parlare di soldi investiti o spesi. Non si dovrà aspettare molto per completare questo ragionamento sulla sponda granata: nel passaggio tra Comi e Bava nel ruolo di capo del vivaio, tempo da dedicare al mercato non ce n'è stato molto e la politica del costo zero o poco più è stata quella che per il momento ha prevalso, come in tutti questi anni di era-Cairo per quanto riguarda il settore giovanile. Il confronto con la Juve quindi è sempre più complicato. Tanto è vero che mai si potrebbe paragonare un progetto, per quanto ambizioso, come quello del Toro a quelli di Inter, Milan o anche solo di Fiorentina e Udinese: in termini di investimenti, strutture o talenti pescati in giro per l'Italia o per il mondo che sappiano completare e valorizzare il lavoro svolto sul territorio fin dalla Scuola Calcio. Ma alla vigilia di un derby, il tifo e il campanilismo hanno comunque il sopravvento su un'analisi lucida.

    DAVIDE E GOLIA - E' così anche alla vigilia di questo derby Primavera. Juve-Toro, sulla carta, sarebbe ancora una volta uno scontro tra Davide contro Golia, al di là della classifica. In questo senso si è già compiuto il primo piccolo mezzo miracolo di Moreno Longo, che fa il paio con quelli compiuti negli anni passati da Antonino Asta, che consiste nel aver fatto già rendere al massimo la squadra a disposizione. Tanto da arrivare a questo derby non solo avanti in classifica, ma anche imbattuto e con la difesa meno perforata d'Italia.

    LA MIGLIOR DIFESA - Dalla solidità difensiva infatti cominciano tutte le certezze del Toro in questo avvio di campionato. Quattro reti subite in sette giornate che, tra l'altro, sono frutto di due punizioni dirette (contro Grosseto e Spezia) e di un colpo di testa da palla inettiva (contro il Siena). A questi si aggiunge il contestato gol di Ghiglia della Sampdoria, viziato da un doppio rimpallo con tocco di mano. Una situazione evidentemente figlia di un'idea di calcio che ha saputo fare di necessità virtù: senza elementi dello spessore dei vari Scaglia, Simone Benedetti e Chiosa, ecco che Longo ha impostato una squadra che cerca di tenere il più possibile il comando del gioco. 'Se la palla ce l'abbiamo noi, non ce l'hanno gli altri', va dicendo da inizio anno il tecnico granata, preferendo un assetto col doppio regista (Cibrario davanti alla difesa e Aramu dietro le punte) che possa permettere alla squadra di dettare tempi, valorizzare i propri elementi di maggior qualità.

    DA GOMIS A CARGNINO - Diventare la miglior difesa dopo un quarto di campionato, però, non può prescindere ovviamente da un reparto che faccia dell'intesa e dell'affiatamento il proprio punto di forza. Che Alfred Gomis (classe 1993) sia uno dei migliori portieri della sua leva non è più una novità, le sorprese semmai arrivano da chi compone il quartetto di difesa. Dopo un'altra estate contraddistinta da un mercato a costo zero o poco più, ecco che da destra verso sinistra Longo ha preferito proseguire il lavoro impostato con gli Allievi negli anni passati promuovendo subito titolari due '95. Il terzino mancino Barreca era destinato a questo ruolo grazie a un percorso di crescita costante, più complicato invece il cammino che ha portato Cargnino a scalzare nelle ultime giornate sull'altra fascia Astone ('94, ex Varese arrivato a parametro zero in estate), pur non essendo un terzino di ruolo. E tra i centrali la coppia che ormai è diventata titolare è quella composta dai ‘'4 Cristini (ex Cuneo) e Cinaglia, nonostante in estate sia stato confermato tra i '93 anche un giocatore come Uyi, che da quando è arrivato in granata non ha ancora disputato un solo minuto in gare ufficiali.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

    Altre Notizie