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  • Torino, verso l'Inter:| Santana scalda i motori

    Torino, verso l'Inter:| Santana scalda i motori

    • A.S.

    Per soddisfare la sete di vittorie contro una big del campionato che 'attanaglia' sia il tecnico Ventura sia il presidente Cairo, l'esperienza può incidere. E fare la differenza. Per la prima volta in questo campionato il Torino calcherà il palcoscenico più suggestivo della serie A: luci a San Siro a illuminare i granata a caccia del sesto risultato consecutivo e sulle ali di un entusiasmo figlio di una classifica rassicurante. Per confermare il momento di positività e avvicinare la fondamentale quota 40 punti Ventura avrà bisogno di poter contare sui propri pezzi pregiati. Non a caso Cerci ha stretto i denti nell'allenamento blindato di ieri pomeriggio: troppo importante la sua presenza nelle prove tattiche del giovedì per lasciare l'Henry di Valmontone a riposo precauzionale con un altro giorno di lavoro differenziato. L'esplosività e la classe dell'ex esterno viola sono imprescindibili. Ma c'è un elemento nello scacchiere granata che assume una valenza cruciale per predisposizione tattica e applicazione nel lavoro. E pure talento. Sarà perché sulle fasce non esistono poi tante alternative, considerando anche l'eclissi professionale che sta vivendo Stevanovic dopo un'annata comunque positiva in serie B. Sarà perché quando i disturbi di ordine fisico lo hanno frenato l'assenza si è sentita poderosamente nel sistema venturiano, non soltanto nei risultati. Ad ogni modo Santana è sempre più determinante per le sorti del Torino, non potendo peraltro tra gli esterni contare su un interprete con medesime caratteristiche (aspettando il giovane Dolly Menga, che dal Belgio danno presto in granata): Birsa rappresenta una valida alternativa, pur con pecularità differenti. Santana pare invece 'costruito' per fare l'esterno di Ventura.

    UOMO DELLA SVOLTA - L'argentino sarà chiamato alla prova più difficile: trascinare la squadra, con tanti semi esordienti o quasi in serie A, a una super impresa che in stagione ancora non si è vista. Lo impone la sua esperienza pluridecennale nel campionato italiano, ad alti livelli, a competere anche con le grandi. Lo pretende il ruolo da leader che ormai si è ritagliato nello spogliatoio granata. Lo suggerisce l'esaltante gara di Pescara, seguita all'ennesimo infortunio muscolare, a cavallo tra dicembre e gennaio. Con Santana la svolta è soprattutto nelle dinamiche del gioco, perché il 4-2-4 può sprigionarsi in tutta la sua efficacia potendo poggiarsi sulle ali funzionali ai movimenti mnemonici e automatici disegnati dal timoniere genovese. Del resto era stato proprio Ventura, fin da giugno, a insistere per prendere dal Napoli il giocatore.

    LA DIFFERENZA - Una buona idea di mercato, nonostante la fragilità muscolare palesata nella prima metà di stagione: quando è in forma Santana sposta. E rappresenta un jolly da tenere ben in vista nel mazzo, capace di svariare in tutto il fronte dell'attacco a quattro punte. L'argentino è infatti stato provato dal tecnico granata, anche in tempi recenti, da attaccante puro in caso di necessità o emergenza: Santana vede la porta (due reti in stagione, a segno nell’ultimo turno di campionato a Pescara) ed è pure prezioso uomo assist. Dopo aver realizzato un gol inutile al Milan, ne sogna uno molto più utile all'Inter, a San Siro. Con ogni probabilità da titolare sulla fascia sinistra, anche se la difesa a tre che con ogni probabilità Stramaccioni opporrà al Torino domenica potrebbe portare Ventura a una inversione di tendenza per il sistema di gioco. Anche se dopo i risultati incoraggianti con il 4-2-4 sorge qualche dubbio sulla volontà dell'allenatore di rinunciare a uno tra Santana e Cerci: sarà decisivo non perdere la sfida a centrocampo, però anche le battaglie sulle corsie laterali avranno un ruolo primario.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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