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  • Torino, ecco il Chievo:| Serve un gol dalla Maratona

    Torino, ecco il Chievo:| Serve un gol dalla Maratona

    • A.S.

    Un gol della Maratona. Una marea di entusiasmo e di tifo all'Olimpico che possa stordire il Chievo e rendere un po' meno difficile la delicata partita che il Torino si accinge a giocare contro il collettivo rigenerato da Eugenio Corini. Una sorta di inferno, rigorosamente granata, quasi alla vigilia di Natale, in grado di rivitalizzare le menti e i muscoli dei giocatori alla ricerca di quella vittoria interna che manca dall'ormai lontana affermazione sul Bolgona grazie alla zuccata vincente di Danilo D'Ambrosio. Già, perché a pochi giorni dall'apertura della sessione invernale del calciomercato, nel corso del quale il presidente Urbano Cairo e i suoi collaboratori avranno l'obbligo di rinforzare un organo apparso finora deficitario, la partita contro il Chievo assume già i contorni di un appuntamento fondamentale per i destini granata in questo campionato. Servono tre punti per tacitare i 'mugugni' esterni ed interni, per riportare entusiasmo e serenità nel gruppo, per allontanare gli spettri di una classifica che, nel malaugurato caso di una sconfitta, diventerebbe preoccupante. Quindi, lo stratega genovese e la sua truppa, chiamano a raccolta il popolo del Torino per cercare di vincere, tutti insieme, quella che si annuncia un'autentica battaglia, fondamentale per il prosieguo della stagione.

    STADIO BOLLENTE - Inutile nasconderlo, finora la prevendita dei biglietti per la gara di domani pomeriggio, ore 15, è stata piuttosto fiacca. Complice anche la concomitanza con l'inizio delle festività natalizie che indurranno molti torinesi a trascorrere, come da tradizione, le vacanze in montagna. E poi non è che il momento attraversato dalla squadra abbia suscitato entusiasmi dirompenti. Di conseguenza il timore di squadra e società è che lo stadio possa presentare troppi spazi vuoti sugli spalti. Di qui l'appello di Ventura e dei giocatori 'tifosi, venite in massa allo stadio!' lanciato già addirittura prima della sfida di Marassi contro il Genoa e reiterato ieri. Trascinare e farsi trascinare, l'obiettivo dei granata che in testa hanno l'obiettivo di dare il massimo in campo per 'carburare' al massimo i tifosi e che poi, a loro volta, potranno riversare sul parto erboso il loro incitamento, regalando agli allievi di Ventura energie ed entusiasmo perfino anche insospettate.

    LA PREPARAZIONE - Ieri, intanto, i granata hanno continuato la preparazione in vista della sfida di domani. Tutti i giocatori erano a disposizione di Giampiero Ventura tranne, ovviamente, il lungodegente Angelo Ogbonna. Lavoro a parte per Abou Diop, Mario Santana e Simone Verdi. Marko Bakic, che mercoledì aveva riportato una lieve distorsione alla caviglia sinistra, è ritornato in gruppo e si è allenato regolarmente con i compagni. Nel gruppo granata c'era anche Giuseppe Vives, reduce dalla dolorosa contusione patita domenica a Genova dopo l'entrataccia di Andreas Granqvist. Il tecnico genovese ha lavorato soprattutto sulla tattica, spiegando ai suoi 'allievi' i pericoli che si possono correre quando si incontra una squadra, come il Chievo, molto chiusa indietro ma pronta a colpire in contropiede. Un occhio di riguardo sarà riservato al talentuoso Cyril Thereau. E pure ad Alberto Paloschi verrà riservato un trattamento adeguato. Delicato il compito dei centrocampisti granata: il Chievo è abile nel creare superiorità numerica in mezzo al campo e quindi a creare scompensi negli equilibri avversari. Un'eventualità che Ventura vorrebbe assolutamente scongiurare e per questo starebbe pensando a un 4-2-4 modificabile (4-4-3 o 4-4-2), con l'aggiunta di un mediano in più, tanto più che, con l'infortunio di Santana, ora gli esterni non è che abbondino...

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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