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  • Viaggio in provincia: la Virtus Francavilla vola con Nzola, il 'nuovo Weah' che ha stregato la Fiorentina

    Viaggio in provincia: la Virtus Francavilla vola con Nzola, il 'nuovo Weah' che ha stregato la Fiorentina

    • Luca Bedogni
    A metà strada fra Taranto e Brindisi si trova Francavilla Fontana, un comune di 36641 abitanti. Benché il toponimo possa essere confuso con Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, oppure con Francavilla Bisio, in provincia di Alessandria - giusto per citare due estremi, visto che in Italia esistono sette comuni recanti il nome Francavilla - oggi, soltanto la località pugliese è rappresentata in un campionato di calcio professionistico. Da questa stagione, la Virtus Francavilla gioca in Lega Pro, nel girone C. Meno blasonata dell’A.S.D Francavilla, squadra abruzzese che disputò ben 15 campionati consecutivi tra i professionisti intorno agli anni Ottanta, ma che ora milita in Eccellenza, il Villa ha una storia molto più recente. E’ il frutto di una fusione avvenuta nel 2014 tra due realtà calcistiche cittadine che, nei due anni precedenti, si erano affrontate prima in Promozione, poi in Eccellenza. Si trattava da una parte dell’A.S.D. Francavilla Calcio, la società storica di Francavilla Fontana, fondata subito dopo la fine della seconda guerra, nel 1946; dall’altra della G.D.S. Virtus Francavilla, una squadra incredibilmente giovane, apparsa nel 2011 grazie alla volontà del presidente Antonio Magrì. Al termine della stagione 2013/2014, avvenne la fusione. Questo fatto permise alla neonata società di raggiungere il memorabile triplete l’anno seguente: la Virtus Francavilla, oltre al campionato di Eccellenza, vinse la Coppa Italia Dilettanti Puglia (ai rigori, contro l’Atletico Mola) e addirittura, asfaltando la Bustese al “Gino Bozzi” di Firenze, la Coppa Italia Dilettanti. Nella stagione 2015/2016, in Serie D, continua la sua cavalcata inesorabile, conseguendo il primo posto nel girone H. Soltanto nel 1988, quando arrivò seconda in Interregionale, fece qualcosa di lontanamente paragonabile. Con la nuova gestione del presidente Magrì si è guadagnata in due anni la Lega Pro, e ora sta già dicendo la sua fra i professionisti. 

    È stata, infatti, ed è tuttora, in quanto matricola, la sorpresa del girone C. Attualmente è quinta a 42 punti, dietro a Lecce (52), Foggia (50), Matera (49) e Juve Stabia (45), ma con un passo falso di quest’ultima a Vibo Valentia e una vittoria in casa dei biancazzurri col Cosenza, oggi stesso potrebbe salire addirittura al quarto posto, a ridosso delle tre protagoniste indiscusse del campionato. La squadra è allenata dal 2014 da Nicola Antonio Calabro, giovane mister rampante che si sta affermando sempre di più dopo aver festeggiato le due promozioni. Quest’anno, in 25 gare ha accumulato 12 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. E se fino a domenica scorsa il limite dei suoi ragazzi era stato quello di non aver ancora vinto un big match, si vedano le sconfitte pesanti dell’andata contro il Matera (1-4) e il Lecce (3-0), e quella più recente e ancor più pesante contro il Foggia (5-1),  domenica, dicevo, la Virtus Francavilla è andata a vincere in trasferta proprio a Matera, mettendo sottosopra il palazzo della regina d’inverno.

    Un 3-2 che ha incoronato definitivamente il centravanti del Villa, M’Bala Nzola (foto da superscommesse.it), autore di una strepitosa doppietta. Nel primo tempo, l’attaccante franco-angolano ha dato dimostrazione di tutto il suo strapotere fisico facendosi quasi tutto il campo palla al piede, un po’ come Weah; liberatosi prima con un tunnel poi con un dribbling di due avversari, davanti al portiere in uscita bassa non ha fallito il tocco morbido. Nella ripresa, dopo aver sradicato il pallone a un avversario e servito l’assist del raddoppio biancazzurro, si è inventato una punizione soffice soffice, di sinistro, sopra la barriera. Con queste due ultime realizzazioni Nzola è salito a quota 8 reti in campionato. Non male per un ventenne alla prima esperienza in Italia, poche, rispetto alla quantità di occasioni che si crea. Se ha un difetto, infatti, è proprio questo: sottoporta troppi palloni sparati alle stelle alla ricerca di un gol ad effetto. Nativo di Troyes, era finito in Portogallo, nell’Under 19 dell’Académica de Coimbra. Poi la Sertanense, in serie C lusitana, dove è stato scovato dal diesse biancazzurro, Stefano Trinchera. Oggi fa strano, pensarlo a Francavilla Fontana. Meno strano sapere che la sua esperienza in Puglia poteva concludersi già a gennaio. Ma dopo un girone di andata così, era normale che arrivassero le attenzioni delle big. A gennaio, infatti, è stato fortissimo l’interessamento della Fiorentina in chiusura di mercato. Un’idea era quella di girarlo al Parma in prestito fino a giugno, ma il giocatore ha rifiutato. Se ne andrà via a fine stagione? Sembra sicuro, dove, però, ancora non è chiaro: Trinchera ha fatto sapere che non ci sono solo i viola a bussare alla porta. Forse è comunque presto per la A. Forse. Intanto diamogli tempo di segnare ancora, di aggiustare la mira. Il Villa ai playoff sarebbe già un bel biglietto da visita.  

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