Oggi Roma sarà il centro di gravità del calcio italiano, perché è in programma l'assemblea per l'elezione del presidente della Federcalcio, con Giancarlo Abete candidato ad un altro mandato. Ma a Roma, per l'occasione ci saranno i dirigenti di tutte le società, accompagnati dai direttori sportivi e così la giornata diventerà anche una mega-convention di calciomercato. La società biancorossa sarà rappresentata dall'amministratore delegato Dario Cassingena (di fatto alla testa del club dopo le dimissioni dalla presidenza di Massimo Masolo, che non sarà sostituito prima del Cda del 4 febbraio) e con lui a Roma ci sarà anche il direttore sportivo Paolo Cristallini. Il responsabile dell'area tecnica del Vicenza ha contatti da sviluppare in diverse direzioni e approfitterà dell'appuntamento romano per provare a compiere i passi avanti auspicabili per poter mettere a disposizione di Breda il prima possibile i rinforzi necessari. È chiaro che prima arrivano e meglio è, perché solo così ci sarà la possibilità di poter sfruttare i nuovi acquisti fin dalla prima partita, quella di Cesena. Fra l'altro si tratta di un vero e proprio scontro diretto, considerato che i romagnoli precedono i biancorossi di due punti in classifica e alla pausa hanno chiuso al quartultimo posto. In quali direzioni cercherà di far breccia Cristallini? Sia in difesa che in attacco. Finora l'unico reparto che ha beneficiato di un rinforzo è stato il centrocampo, con l'arrivo di Antonio Cinelli, che peraltro alla Lazio era fuori rosa e quindi non ha giocato una partita da giugno in avanti, esattamente come Nicola Rigoni, altro centrocampista che pare finalmente recuperato sul piano fisico ma è un'incognita dal punto di vista della condizione agonistica. Per la difesa l'obiettivo ormai delineato è il ventunenne di origine serba del Palermo Milan Milanovic. Alto 1,94 per 83 chili, è il centrale che risponde alle caratteristiche che servono al Vicenza per irrobustire e innalzare nella statura un reparto che ha sofferto molto sulle palle alte e su quelle da fermo, tranne nelle poche gare in cui era in campo Gentili. Milanovic a Palermo non ha giocato in questa stagione e dunque il club rosanero cerca per lui una sistemazione che gli dia l'opportunità di mettersi alla prova con continuità: il Vicenza si è fatto avanti da tempo, ma alla porta del Palermo non è certo il solo ad aver bussato e così anche in questo caso, come per Borghese, poi finito alla Pro Vercelli, ci sarà da battere la concorrenza. Per il reparto avanzato le trattative avvengono all'ombra del... “fattore B”, laddove la “B” sta per Erjon Bogdani e Valeri Bojinov. Il primo è albanese, ha 35 anni e gioca nel Siena di Iachini in A, il secondo è bulgaro, ha 27 anni ed è in organico nel Verona di Mandorlini che alla A punta con decisione. In rosa a Vicenza ci sono Plasmati, Malonga e Giacomelli che hanno segnato in tre 10 reti (6 il francese, 2 a testa gli altri due) ed è chiaro che il Vicenza cerca un attaccante che sia soprattutto un finalizzatore. Potrebbe però cercarne anche due, se uno fra Plasmati e Malonga dovesse entrare in qualche operazione di mercato e quindi lasciare Vicenza, magari proprio attraverso uno scambio con una delle società con cui sono in corso contatti. Non sono operazioni semplici, dipendono da molte variabili, anche se Bogdani ad esempio anche ieri a Torino è rimasto in panchina, visto che Iachini gli ha preferito l'ex biancorosso Paolucci (che ha pure segnato nella gara persa comunque 3-2 a Torino), e quindi potrebbe cambiare squadra. Così come Bojinov, poco utilizzato da Mandorlini, che ora avrà in più Sgrigna e Ragatzu in attacco. A Bojinov però è interessato anche un club bulgaro, il Botev.