VIDEO Milan-Inter: i top e i flop del derby della Madonnina
Il primo derby di Milano copilotato da Filippo Inzaghi e Roberto Mancini è andato in archivio come uno dei peggiori della storia recente. I due nuovi timonieri di Milan e Inter si dicono soddisfatti della prestazione, ma l'1-1 finale lascia le due compagini nel limbo del centroclassifica, con Juventus e Roma ormai irraggiungibili in fuga. Sandro Mazzola, ex bandiera e dirigente dell'Inter, è stato lapidario: le due squadre meneghine non sanno giocare, eppure qualche sprazzo di talento si è visto. Il Milan ha puntato sulle ripartenze veloci e al primo tiro ha trovato il vantaggio con una perla di Menez. Il Diavolo ha puntellato la difesa con il francese Rami, abile nell'annullare Kovacic sulla fascia destra, mentre Diego Lopez si è rivelato provvidenziale in avvio su Icardi al termine di un'azione che avrebbe potuto cambiare tutto. Il portiere spagnolo non ha potuto nulla nella ripresa sul sinistro di Obi, passato dalla schiera dei peggiori a salvatore della patria e del Mancio in pochi secondi. Apprezzabili tra le fila nerazzurra anche Kuzmanovic, sempre attento agli equilibri, e Guarin, la cui potenza nella corsa e nel tiro non può mancare all'Inter. A mancare all'appello però sono stati i grandi nomi. Come Kovacic, spaesato come attaccante di sinistra, Palacio, indietro di condizione, e Icardi, che è l'unico ad andare al tiro, ma sbaglia reti che avrebbero impreziosito l'esordio di Mancini sulla panchina della Beneamata. Stesso discorso vale per El Sharaawy, colpevole della traversa nel finale che ha negato al Milan la vittoria. Male invece Essien, ormai brutta copia del centrocampista tuttofare ammirato nel primo Chelsea di Mourinho. E poi, parlando di fantasmi, Torres che non incide più ma che incassa, nonostante tutto, la fiducia del suo tecnico. Insomma, poche fiammate in un mare di noia. A Inzaghi e Mancini il compito di portare il derby della Madoninna di nuovo in paradiso.
