Calciomercato.com

  • Intermania: Vidic ha già blindato la difesa
Intermania: Vidic ha già blindato la difesa

Intermania: Vidic ha già blindato la difesa

L'impatto con la Serie A è stato un po' traumatico per colpa del metro di giudizio degli arbitri italiani, ma il giocatore non si discute: Nemanja Vidic è una certezza su cui si può fare ancora affidamento ad occhi chiusi. Dopo aver procurato il rigore (che non c'era) su Quagliarella ed essere stato espulso per l'applauso a Doveri nella prima giornata di campionato a Torino, il nazionale serbo ha saltato per squalifica la partita vinta 7-0 col Sassuolo domenica a San Siro e giovedì a Kiev contro il Dnipro ha ripreso il proprio posto al centro della difesa, sfoderando una prestazione impeccabile. E pensare che, per un errore tecnico, inizialmente il sito ufficiale dell'Inter non aveva inserito il suo nome nella lista dei convocati per l'Europa League

NUOVO MURO IN DIFESA - Arrivato a parametro zero dal Manchester United per raccogliere l'eredità di Walter Samuel (ora in forza al Basilea), Vidic era stato accolto con qualche perplessità. I dubbi erano legati alla sua tenuta atletica, in considerazione dei problemi fisici avuti in passato e dell'età non più verde (il prossimo 21 ottobre compierà 33 anni), ma anche a livello tattico. Ci si chiedeva: visto che ha sempre giocato in una linea a quattro, riuscirà ad adattarsi subito nella difesa a tre di Mazzarri? La risposta la sta già dando il campo, dove Handanovic non ha ancora preso gol (i tifosi nerazzurri sono autorizzati a fare gli scongiuri) nelle prime cinque partite ufficiali della stagione. 

DEKI E LA SIGARETTA IN BOCCA - Non a caso il suo connazionale Dejan Stankovic, ora vice di Stramaccioni all'Udinese, lo aveva presentato così: "Imparerà in fretta perché è intelligente ed esperto, sa leggere il gioco in anticipo e prende posizione prima dell'attaccante. Per due anni è stato il miglior difensore del mondo e tuttora è fra i migliori, è una persona seria, un grande professionista e un leader. Lui è molto più freddo di me, ma abbiamo lo stesso coraggio, un po' come Braveheart. Tante volte si è spaccato il naso o aperto la fronte perché si butta sempre e comunque, senza pensarci. Mi ha chiesto di tutto e io gli ho detto: in Italia c'è grande attenzione all'organizzazione e alla tattica, per anni hai affrontato attaccanti fortissimi uno contro uno con autostrade dietro di te, invece qui potrai giocare con la sigaretta in bocca". 

MOU E LA CHAMPIONS - Un altro grande ex, José Mourinho fa il tifo per rivedere i nerazzurri nell'Europa che conta: "Nella prossima Champions League vorrei giocare con l'Inter a San Siro". La Uefa ha ufficializzato che la finale della prossima edizione si giocherà proprio allo stadio Meazza di Milano. Arrivarci è un sogno utopistico, ma almeno partecipare è un obiettivo raggiungibile. Prima però bisogna arrivare tra le prime tre in campionato, oppure vincere l'Europa League. Con l'aiuto di Vidic

Altre Notizie