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  • Violamania: 100 battiti

    Violamania: 100 battiti

    • Luca Cellini

    Dove eravate il 9 marzo 2010? Se siete per davvero tifosi della Fiorentina non avete cancellato dalla memoria quella fredda sera di fine inverno in cui siete passati dal sogno all'incubo nel giro di 60 secondi o poco piu', in cui avete toccato il paradiso e l'inferno, in cui in pochi istanti avete benedetto di essere tifosi viola, e subito dopo esattamente il contrario, in un misto di sensazioni difficilmente dimenticabili. E'passato infatti un giro di orologio fra il momentaneo tre a uno di Stevan Jovetic al Bayern Monaco, che sarebbe valsa la giusta qualificazione ai quarti di finale di Champions League della squadra gigliata, alla rete di Arien Robben che consenti' ad i bavaresi di uscire festeggiando dall' 'Artemio Franchi'. Le vite di molte persone sarebbero potute cambiare quella sera se Montolivo e compagni avessero superato il turno, forse non il destino di altri, che erano già segnati, ma quel lento processo di disgregazione del primo progetto Fiorentina nato con la famiglia Della Valle, subi' un durissimo colpo. In quel minuto le pulsazioni sono schizzate sui 100 battiti, per poi assestarsi per tanto, troppo tempo, sull'agonizzante andante.

    Il 9 marzo 2010 il presidente della Repubblica era Giorgio Napolitano, come oggi, presidente della Camera Gianfranco Fini, sparito dalle scene politiche ai giorni nostri, presidente del consiglio Berlusconi, con quest'ultimo personaggio oggiorno determinante sulla scena nazionale, quasi fosse ancora il premier come oltre tre anni. 'Per tutta la vita' di Noemi era in testa alla classifica dei singoli venduti in Italia, mentre oggi in 'heavy rotation' nelle radio c'è 'Wake me up' di Avicii. Il film piu' visto al cinema nel giorno di Fiorentina – Bayern Monaco era 'Alice in Wonderland' con Johnny Deep, oggi trionfa al botteghino 'Wolverine-l'immortale'. Molti di noi hanno cambiato amori, amici, abitudini e luoghi di residenza da quell'ultima partita nelle coppe europee della formazione gigliata, rispetto ad oggi, ovvero poco piu' di 48 ore dal ritorno dei viola nelle competizioni continentali.  Nessuno avrebbe immaginato che ci sarebbe voluto così tanto per tornare a giocare nella dimensione continentale per la società gigliata. Errori ne sono stati fatti tanti, alcune vicende hanno trovato una loro lenta soluzione, ed altri problemi sono rimasti sul tappeto, ma per fortuna si torna a viaggiare durante la settimana, e non ad affrontare, quando va bene, una formazione dilettantistica toscana il mercoledì o giovedì.

    La Fiorentina parte con l'ambizione di vincerla l'Europa League, primo obiettivo stagionale, ancora piu' del possibile ritorno,la prossima stagione, in Champions. In viale Manfredo Fanti, così come a Casette d'Ete, quartier generale della famiglia Della Valle, si vuole vincere qualcosa per lasciare un segno nella storia viola. C'è però innanzitutto da passare questo turno preliminare che se dopo il 7 a 1 in amichevole contro l'Apollon Limassol veniva visto come una mera formalita', attualmente si fa quantomeno ostico sulla carta visto che sono tante, troppe le incognite intorno alla squadra di Montella. Magari fra un mese al nome Grasshopper l'espressione nella mente di tanti tifosi viola sara':'Ah già, quella che abbia sconfitto con facilità prima di entrare nella fase a gironi...'. Oggi invece è un avversario da non sottovalutare. Piu' per l'impossibilità di poter contare su un portiere affidabile, su una mente pensante a centrocampo che faccia ragione il resto dei compagni, e soprattutto su un'organizzazione di squadra che è difficile da immaginare a questo punto della stagione. Ed ecco perche' entreranno ancora una volta in scena quelle dannate anime viola, quelli che non si sono abbattuti negli ultimi tre anni senza Europa, che hanno urlato, imprecato, contestato, ma lo hanno fatto perchè hanno la Fiorentina nel cuore, molto piu' di chi ha voluto raccontare che andava tutto bene, che non bisognava arrabbiarsi davanti ad una società assente, o infuriarsi contro allenatori incapaci. Saranno oltre tremila i fiorentini che, forse hanno cambiato tutto negli ultimi 41 mesi, ma non la propria fede calcistica, ed in una sera d'estate si ritroveranno a Zurigo, per tirare fuori la voce e sostenere la loro squadra, dopo aver già tirato fuori diversi soldi, per pagarsi viaggio, cibo e alloggio. Con tanta voglia di avere ancora piu' dei canonici 60 battiti al minuto, ed un sogno nel cuore: quello di tornare a gioire per davvero, e far si che la loro Fiorentina, ridivenga ad essere in Europa 'Di Firenze vanto e gloria'...come recita quella canzone che hanno imparato prima di ogni altra cosa quando erano bambini.

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