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  • Violamania:| A fari spenti...

    Violamania:| A fari spenti...

    Dalla curva Fiesole che si svuota dopo il momentaneo 4-0 della Juventus, passando per la lunga riunione post-gara, negli spogliatoi del 'Franchi', terminata oltre l'una di notte, e l'esonero dal prossimo fine giugno del d.s. Pantaleo Corvino, secondo alcuni dirigenti talmente indispensabile da poter lavorare in futuro anche senza contratto, e invece poi di fatto unico accusato per gli ultimi due anni deludenti. Fino all'organizzazione del ritiro, con tanto di gaffe che ha visto nel giro di 24 ore prima ufficializzare una location, e poi cambiarla per l'indisponibilità di alcuni campi. Ci sarebbe da ricordare, fra gli avvenimenti accaduti solo da sabato scorso fino ad oggi, anche della contestazione alla partenza per il ritiro che ha toccato il club manager Vincenzo Guerini, oltre che almeno un paio di giocatori, fra cui Cerci e Amauri. Fino all'inizio del 2010 i tifosi viola erano spettatori del 'Prandelli Show'; oggi quello che viene proiettato a Firenze sembra un pessimo film di terz'ordine.

    In questo clima la rosa di Delio Rossi si prepara ad affrontare la gara di Genova, non ancora decisiva per la salvezza ma sicuramente importante. Alla Fiorentina mancano, male che vada, almeno 9 punti alla conquista matematica della permanenza in A, obiettivo che non era stato certo fissato nel famoso 'patto con la città' stipulato la scorsa estate, e sottoscritto solo da 13mila innamorati indomiti con un abbonamento (poi divenuto quasi carta straccia, visti i prezzi favorevoli per le ultime sei gare casalinghe). Si diceva della tabella salvezza: sulla carta le vittorie casalinghe contro Chievo, Cagliari e Novara dovrebbero consentire di rimanere nella massima categoria, dunque a Marassi gli obiettivi minimi potrebbero essere una 'sconfitta onorevole', la mancata ammonizione del diffidato e insostitubile - soprattutto visto il pessimo rendimento di Kharja ed Olivera - Montolivo, e rivedere in campo Jovetic e Behrami, anche perché fanno pure loro parte della categoria degli indispensabili.

    La Fiorentina che scende sul terreno di gioco non si può però permettere di perdere altro tempo, cosa che invece in società stanno facendo, perché a fronte della notizia del mancato rinnovo di Pantaleo Corvino non è stato comunicato ancora il nome del suo sostituto, e in base alla famosa 'programmazione' bisognerebbe che il nuovo d.s. iniziasse a lavorare subito, non possono certamente farlo solo gli attuali dirigenti. Quindi i viola dovranno andare a Genova con l'obiettivo di portare a casa qualcosa, consapevoli che saranno soprattutto i rossoblù a rischiare maggiormente, qualora non vincessero la gara. Una squadra viola che 'a fari spenti' - anche perché Gilardino, che giocherà per la prima volta da avversario dei gigliati, la luce a Marassi dovrebbe averla ritrovata -, se dalle ore trascorse a Viareggio avrà ritrovato un minimo di morale, potrebbe concludere con dignità un campionato squallido. E pensare che poco più di tre anni fa - 15 febbraio 2009 - la Fiorentina contro il Genoa si giocava un posto in Champions League. Che tonfo per chi quel giorno c'era, e oggi c'è ancora: Alessandro Gamberini, Riccardo Montolivo - che però da tempo ha detto di non voler restare in questo pseudo-progetto -, Juan Vargas e Stevan Jovetic.

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