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  • Violamania:| A letto senza cena

    Violamania:| A letto senza cena

    Ci sono cose che non cambiano mai, nella vita di tutti i giorni come nel calcio. Una di queste è, ahimè, che la Fiorentina quando gioca a San Siro, soprattutto contro l'Inter, può anche fare una discreta partita, ma poi alla fine non porta a casa niente. E' successo anche ieri sera, quando due degli elementi che più avevano dato garanzia di rendimento, Gonzalo Rodriguez e Borja Valero, si sono macchiati di errori marchiani che hanno spianato la strada al successo della banda di Stramaccioni. Un vero peccato per i gigliati, perché se uno guarda alle prestazioni di queste prime giornate, e a quanto raccolto, i conti non tornano.

    Sorprende però il pensiero reso, attraverso le parole del presidente esecutivo Mario Cognigni, dall'azionista di maggioranza Diego Della Valle su questo inizio di torneo della Fiorentina. Secondo mister Tod's i viola di Montella avrebbe 'preso troppi aperitivi', ovvero fatto buon gioco e belle partite ma portato a casa pochi punti. Una riflessione da tifoso o da addetto ai lavori, ma non da proprietario di una squadra di calcio che, lui per primo, doveva aspettarsi un torneo come questo, in cui è difficile ottenere tutto e subito, cioè gioco e punti, visto lo scempio societario e organizzativo calcistico messo in atto fra la primavera del 2010 e l'estate del 2012. 
     
    A proposito delle parole alla 'Gazzetta' di Mario Cognigni: sorprende che quest'ultimo continui ad essere oggetto di interviste, dopo che, ogni volta che ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, si sono create polemiche. Dalla 'tempesta di idee' annunciata per il poi deludente mercato invernale 2011, passando per 'la mazza da baseball' da usare su Mutu, senza dimenticare la comunicazione di 'scelte già fatte' dopo la salvezza ottenuta la passata stagione a Lecce; Cognigni, che è anche amministratore delegato viola, non si rende conto che per lui calza a pennello il detto 'Un bel tacer non fu mai scritto'.
     
    Tornando alla squadra guidata da Vincenzo Montella: era ovvio come, soprattutto in questa prima fase di campionato, ci potessero essere difficoltà nel trovare continuità di risultati. Sono arrivate partite ben giocate, sono emersi singoli di valore, e soprattutto è già stato costruito un bello spogliatoio. La continuità sicuramente arriverà presto, però non bisogna mai dimenticarsi da dove si è partiti, ovvero da una salvezza raggiunta alla penultima giornata e da un gruppo di giocatori scarsamente professionali e assai deludenti. E soprattutto, mai come in questa stagione servirà tanta pazienza, evitando di parlare di coppe europee dopo un successo, o di campionato mediocre dopo una sconfitta.
     
    Montella e il suo staff, grazie all'ottimo lavoro del duo Pradè-Macia, supervisionato da Andrea Della Valle, ci hanno restituito voglia di guardare la nostra Fiorentina, e quel pizzico di spirito di sognatori che deve animare ogni tifoso, e che ci era mancato negli ultimi due campionati. Ieri a Milano siamo andati a letto senza cena, ma la strada è quella giusta. Presto ci sfameremo di gol e vittorie. Basta avere fiducia e osservare ottimisti i chiari segnali di una proprietà che finalmente è tornata a fare calcio sul serio. Se poi evitassimo, come detto, che qualche dirigente diverso dai Della Valle e da chi fa il mercato aprisse bocca, tutto sarebbe più veloce, semplice e trasparente. 

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