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  • Violamania: Agosto, gioco di Sousa ti riconosco

    Violamania: Agosto, gioco di Sousa ti riconosco

    Buon ferragosto Fiorentina. Nell'accezione latina del termine, 'feriae Augusti', e cioè aprire un periodo di riposo dopo le grandi fatiche agricole delle settimane precedenti. Il ritiro a Moena e il tour de force delle amichevoli, infatti, lasceranno il passo ad un 'riposo' in vista del vero orizzonte: il Milan.

    Il test con l'Iraklis di oggi contribuirà a mettere in risalto pregi e difetti della Fiorentina griffata Paulo Sousa, con la consapevolezza che sia Lucchese che la compagine greca sono impegni ben più utili rispetto agli 'specchietti per le allodole' Barcellona e Chelsea.

    Perchè? Perchè il match di ieri in primis ha mostrato al mondo la mano dell'allenatore. Pressing alto asfissiante, presenza costante sulle corsie, verticalizzazioni improvvise e imprevedibiiltà offensiva sono marchi di fabbrica indelebili del professor Sousa, che dovrà fare anche i conti con un gioco che, in virtù della sua essenza, è dispendioso e atleticamente snervante. La Fiorentina ha bisogno, adesso, di avversari di categoria inferiore per giocare e non aspettare, per proporsi e non ripartire, per far capire all'allenatore i pro e i contro di una squadra che costruisce e valutare il perchè molto spesso la squadra ieri si è trovata con i reparti troppo sfilacciati e lunghi.

    Parlare adesso di mercato non soddisfacente, di rosa incompleta è follia allo stato puro: non basta vincere con Barcellona e Chelsea? Non basta mostrare un potenziale in attacco a dir poco devastante? Non basta un Giuseppe Rossi in campo per 90 minuti? Non basta un mercato ancora distante dalla scadenza? Inutile essere moralisti e buonisti: le parole del ds Daniele Pradè ('non abbiamo bisogno di un terzino destro') non sono certo figlie di superficialità o di una miopia calcistica, anche perchè il mercato è sempre stato tracciato e condiviso con l'allenatore, e le risposte, Paulo Sousa lo sa bene, non possono arrivare tutte e subito.

    La palla, adesso, passa alla società: si sono rafforzate tutte le altre big, e la dirigenza lo sa. Altri tre colpi (uno prima del Milan?) e via, con un tuffo, nel mare della Serie A. L'Iraklis, un breve riposo, e poi testa al Diavolo. 


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