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  • Violamania: ancora vivi

    Violamania: ancora vivi

    Un gol a freddo, quando ancora non hai capito dove ti trovi e cosa ti aspetta. Una prestazione imbarazzante per la prima ora di gioco, dove ad essere molto onesti, se i tuoi avversari avevano già fatto tre gol, ci sarebbe stato poco da dire. Errori su errori, che già nella tua testa viaggia il film di sempre, ovvero che ti eri illuso che questa volta sarebbe stato diverso e già provi ad immaginare l'attesa snervante per la gara di ritorno, in cui sara' tutto un fantasticare la grande impresa, sapendo che si tratta molto probabilmente di sogni impossibili. Poi in un attimo, le 22:43 circa di ieri, il tuo cuore riprende a battere perchè Ilicic fa la prima vera giocata buona della sua partita, da' la palla a quella maglia numero 33 per cui tu ti sei ritrovato insieme ad oltre 20 mila persona in un pomeriggio afoso allo stadio Franchi, e quest'ultimo torna il campione per cui il club ha speso quasi 20 milioni di euro, trasformando tutti gli incubi, almeno per una notte, in una fantastica realtà, ed hai fatto fatica a dormire, perchè i nervi tesi tenuti per oltre 77 minuti di gara, non si sono sciolti in quell'urlo che hai fatto partire nel settore ospiti dello 'Juventus stadium', o a casa da solo, o al circolo ricreativo di sempre, quello sotto casa, o meglio ancora quello che porta fortuna, in cui ha dovuto zittire continuamente il vicino di posto che non la smetteva di gufare.

    La Fiorentina è ancora viva. La formazione gigliata guidata da Vincenzo Montella, ad un passo dal baratro, nel momento piu' difficile della sua stagione, quando dopo mezz'ora di gara poteva naufragare, colpita a freddo ed incapace di reagire, salvata da una traversa e dalle straordinarie parate di Neto, si è ritrovata nella notte piu' difficile, ed ha capito che continuare a sognare si può. Non ad illudersi ma credere fermamente che la grande impresa, perchè di tale cosa si tratterebbe la possibile qualificazione ai quarti ai danni della Juventus, favorita in tutti i sensi in questa Europa League, è ancora possibile.
    Al termine di una delle prestazioni stagionali peggiori, sulla falsariga di quanto è accaduto negli ultimi due mesi, dalla trasferta di Cagliari, al match interno con la Lazio, senza dimenticare  ai primi tempi contro gli stessi bianconeri o l'Inter, Borja Valero e compagni hanno tirato fuori l'anima e con una zampata del bomber ritrovato, sei mesi dopo l'ultima volta, che era stata in una notte di Genova, si sono regalati la possibilità di poter sperare ancora, fra una settimana, di prolungare la propria avventura europea.

    Un'ora di gara altamente insufficiente, con errori grossolani, in cui spiccano le prestazioni pessime dei due terzini, Roncaglia e Tomovic, dopo che Vincenzo Montella, nel fare pretattica, aveva sbagliato tutto: approccio, formazione e correttivi, con quella sua presunzione di essere già allenatore esperto, ed invece ancora lontano dai maestri di tattica e coraggio.
    Dopo il pareggio di ieri la Fiorentina è ancora assai convalescente: una vittoria nelle ultime sette partite è un dato innegabile, ed è inutile ripartire dai 20 minuti finali, perchè al ritorno sara' tutta un'altra gara.
    Però qualche speranza c'è, bisogna rituffarsi con umiltà in campionato, facendo scelte un po' piu' sensate e meno istintive in panchina, ed agire fin da ora pensando al prossimo mercato, ad esempio con l'acquisto di due terzini titolari.
    Perchè se il cuore dei tifosi ieri sera con Mario Gomez e' ripreso a battere ( a proposito, c'è già un vincitore in questa sfida italiana a livello europeo, i supporters viola, fantastici per correttezza di comportamento ed esempio di come si fa il tifo per la propria squadra, imparagonabili ai pessimi Drughi, capaci di offendere la moglie di Scirea, e per interposta persona l'ex libero bianconero), la società si deve scuotere ed oltre a decidere presto il proprio futuro (cosa fare con i rinnovi in scadenza di Pizarro, Ambrosini e Daniele Prade'), deve scuotere il proprio allenatore e molti dei suoi giocatori.

    Nel frattempo bisogna battere il Chievo, perchè in campionato la Fiorentina sta affondando, e perdere il quarto posto, anche a fronte di una possibile eliminazione della Juve in coppa, sarebbe qualcosa di ingiustificabile. Pensare gia' a giovedì prossimo sarebbe un errore, anche se un suggerimento lo diamo: aprite le porte dell'allenamento di rifinitura ai tifosi per il ritorno di Europa League, e fate sedere in tribuna autorità Giuseppe Rossi, di ritorno dagli Usa, al fianco dei patron Diego ed Andrea Della Valle Della Valle. Sarebbe il segno piu' bello per un club che deve pensare al presente, ma che è obbligata gia' a gettare solide basi per il futuro.

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