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  • Violamania:| Aveva ragione Sivori...

    Violamania:| Aveva ragione Sivori...

    Una volta chiesero ad Omar Sivori come mai riuscisse sempre a spuntare un ingaggio importante, nei suoi ultimi anni di carriera, anche in quelle stagioni tutt'altro che brillanti. 'Nella memoria dei presidenti, ma soprattutto dei tifosi, le partite importanti sono le ultime cinque. Perché sono quelle che possono essere decisive per il raggiungimento di un obiettivo e soprattutto perché sono quelle più fresche nella memoria di chi ama il gioco del calcio'. Sivori, grande campione e testa pensante, sapeva agire d'astuzia fuori dal campo come dentro, e con tutta la sua ingenuità ha raccontato uno dei segreti del calcio, come di qualunque sport, per non parlare di altri campi della vita: non c'è memoria. E così con la vittoria di ieri a Verona, importantissima, fondamentale, la Fiorentina ha staccato il primo traguardo stagionale, diventato complicatissimo ad un certo punto della stagione: la salvezza.

    Da oggi in poi è ufficialmente aperta la caccia ad un'impresa che fino a poche settimane fa era impossibile: la conquista di un posto in Europa League. E se da una parte è giusto lanciarsi, almeno con la mente, verso sogni di alta classifica, il timore è che questa prima striscia positiva di risultati ci faccia dimenticare l'impreparazione nel gioco e nella gestione tecnica dei giocatori da parte dello staff tecnico nella prima parte della stagione. La paura è che quanto accaduto nel girone di andata, non solo per colpa degli infortuni ma anche per episodi poco edificanti fuori dal campo, e le prestazioni non degne di chi veste la maglia della Fiorentina, vengano dimenticate solo in base ai risultati recenti.

    Se c'è una cosa che deve insegnare questo campionato, fatto di punti bassissimi e adesso finalmente momenti alti, è che gli errori commessi in passato, a livello societario, di scelte di mercato, e di comportamento dei giocatori, non devono ripetersi più. Perché se finalmente Sinisa Mihajlovic sta diventando un allenatore, abbandonando quell'aziendalismo cieco - avete fatto caso come la squadra sia 'invecchiata' nei titolari nelle ultime due settimane, con i giovani Camporese, Ljajic e l'under 25 Cerci finiti a turno in tribuna? - non vorrei che chi ha fatto sempre il proprio dovere, con un comportamento impeccabile fuori e dentro il campo, come Donadel e Santana, come Comotto e Gilardino, venga ceduti a fine stagione senza rimpianti.

    Non mi fido ancora di questa Fiorentina, a livello societario e soprattutto di squadra, come fa Mihajlovic, che viene anche pagato per dire certe cose. Non mi fido delle parole di Mutu, e non mi faccio incantare da due vittorie. Qui, a parte la sequenza di vittorie - era ora che arrivassero - deve cambiare qualcosa, e deve arrivare dall'alto. L'errore peggiore da fare sarebbe festeggiare una Europa League raggiunta, come è accaduto mesi fa con la vittoria contro il Brescia: ovvero nascondere i problemi sotto il tappeto, che poi si ripropongono alla prima sconfitta. Il fine è far tornare pieno il 'Franchi', come era anche solo fino a 12 mesi fa, ed i risultati possono aiutare, ma serve altro. Serve un segnale da chi è il vero padrone della società. Qualcosa di più una vittoria fuori casa, comunque importantissima. 

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