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  • Violamania:| Donadel, da scarto a pilastro
Violamania:| Donadel, da scarto a pilastro

Violamania:| Donadel, da scarto a pilastro

  • Luca Cellini

Finita la scorsa stagione nel peggiore dei modi, con l'eliminazione beffa in Champions League ma soprattutto con le diciassette sconfitte in campionato, il direttore sportivo Pantaleo Corvino aveva ufficialmente comunicato a Marco Donadel che era gradita una sua repentina partenza da Firenze, perché il ragazzo non era ritenuto utile nel progetto futuro della Fiorentina, e per abbassare quel monte ingaggi che andava 'tagliuzzato' sia con la cessione di qualche big (Frey, Vargas e Mutu su tutti) che di giocatori della cosiddetta 'seconda fascia', da Papa Waigo ad Avramov, passando per Donadel appunto e Gianluca Comotto.

Pantaleo Corvino però non aveva fatto i conti con un mercato dove tutti - ma proprio tutti - avrebbero fatto fatica ad acquistare, ma soprattutto con una voglia, quella del 27enne di Conegliano, di rilanciare le proprie azioni sulla ruota di Firenze. Il Genoa è stato il club che con più decisione ha richiesto ad inizio luglio i servizi del biondo centrocampista, ma Donadel ama il colore viola e quella maglia gigliata che, anche se non da protagonista, lo ha visto comparsa ottima, sia in campo europeo che nella serie A, degli ultimi cinque anni della Fiorentina. E così, dopo una stagione dal rendimento non proprio sufficiente, l'ex capitano dell'Under 21 una volta entrato a contatto con il neo tecnico Mihajlovic, ha deciso di volerlo conquistare a suon di allenamenti.

Ci ha messo poco il tecnico di Vukovar a capire che Donadel era un giocatore su cui poteva fare affidamento, e anche con un pizzico di opportunismo - visto che Corvino comprava tutto fuorchè giocatori utili allo schema che il tecnico voleva attuare, il 4-3-3 - si è convinto che quel ragazzo cresciuto nel settore giovanile del Milan poteva tornare utile. Oggi Donadel, sfruttando la condizione non sempre ottimale di Cristiano Zanetti e l'infortunio di D'Agostino, è diventato indispensabile in una Fiorentina ancora lontana dall'avere un gioco, ma che cerca un equilibrio.

'L'ho sempre considerato un titolare' ha detto Mihajlovic di Donadel, anche prima di farlo giocare da titolare nelle ultime due gare che - forse non a caso - hanno portato a quattro punti, creando il primo trend positivo di inizio stagione per la squadra gigliata. Una stagione fondamentale per la Fiorentina e per Donadel, visto che come molti dei suoi compagni, oltre alla voglia di riscatto dopo gli ultimi quattro mesi del passato campionato, il biondo centrocampista ha una motivazione in più: cercare di convincere il club della famiglia Della Valle al rinnovo del contratto, che scadrà a giugno 2011.

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