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  • Violamania Le promesse mancate e lo schiaffo dell'attivo di bilancio
Violamania Le promesse mancate e lo schiaffo dell'attivo di bilancio

Violamania Le promesse mancate e lo schiaffo dell'attivo di bilancio

Ad inizio gennaio la Fiorentina era in corsa ancora per uno scudetto che sarebbe stato miracoloso. Ad inizio gennaio tutti si aspettavano l'arrivo di un difensore, tutti a cominciare da Paulo Sousa, che aveva sentito con le proprie orecchie i suoi dirigenti dire urbi et orbi, che c'era la necessità di comprare uno dietro. E questo a settembre 2015, non due giorni fa. 
Sta di fatto che il difensore è arrivato sì, ma l'ultimo giorno di mercato, e dopo che erano saltati Lisandro Lopez e Mammana, i giocatori che avrebbero fatto veramente felice il tecnico. Invece è arrivato Benalouane, 'la terza scelta', definita così da Pradè e Rogg nella serata di ieri.
Ma la vera ciliegina sulla torta di questo mercato viola è stato l'attivo di bilancio registrato tra le operazioni in entrata e quelle in uscita. Un vero schiaffo in faccia a chi aveva creduto alle parole del presidente Cognigni il quale, in un'intervista uscita nei primissimi giorni dell'anno, aveva annunciato "investimenti sul mercato". Nemmeno la prospettiva della Champions League ha saputo smuovere la proprietà viola che continua a trincerarsi dietro l'autofinanziamento societario. 
Dopo quanto accaduto non c'è da meravigliarsi se sui siti che parlano di Fiorentina e sui social network rabbia e ironia si fondono con un unico obiettivo: la società. Tante teste ed unico, vero, comandante, Diego Della Valle. Uno che purtroppo si è disamorato del calcio dopo Calciopoli e, forse, dopo qualche imprevisto di troppo verso la strada che porta alla costruzione della Cittadella Viola.

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