Il campionato del ritrovato orgoglio, della nuovamente sbocciata passione e soprattutto del gioco e dei tanti punti collezionati, non può essere rovinato da qualche fischio arbitrale sbagliato, e 'pilotato', o da accuse e veleni a distanza con la parte che ti ha conteso fino all'ultimo un posto in Champions League e, poi se lo è preso non solo in maniera immeritata, ma con la tipica arroganza di chi è forte, ed ha le spalle coperte. I tifosi della Fiorentina, al netto di chi vuole raccontare un'altra verità, hanno riempito il 'Franchi' di Firenze in questa stagione (e molto spesso anche i settori ospiti dei vari stadi italiani) e lo hanno fatto anche ieri pomeriggio per l'ultimo allenamento della squadra viola, in una stagione che ha solo il difetto di essere già finita, prima ancora che essersi chiusa con l'ennesima grande beffa della storia gigliata. Un'annata sensazionale, apertasi tra le paure e lo scetticismo che ha inevitabilmente condizionato la prima parte del ritiro sulle montagne della Val di Fassa, e chiusasi con cinque gol, il ritorno in campo di Giuseppe Rossi ed un terzo posto conquistato sul campo, e poi sottratto in maniera truffaldina, quasi allo stesso livello di quella sera all'Allianz Arena con un Ovrebo da oscar.

Ci sono immagini che scorrono nella mente di chiunque abbia la Fiorentina nel cuore che si devono sovrapporre alle chiacchiere inutili e alle polemiche montate ad arte, da chi ha un grande potere nei media, e sa come condizionarli. Inutile avere rimpianti o ripensare ai punti buttati, alle occasioni mancate, a quei direttori di gara che, ci sarà un motivo, non ci saranno con alcun loro rappresentante alla prossima Confederation cup. Per quello visto sul terreno di gioco da settembre a metà maggio, lo ha detto il ct. della Nazionale, i viola avrebbero meritato lo scudetto, sara' Europa League, e come l'ultima volta siamo certi, Pasqual e compagni onereranno fino in fondo il secondo torneo continentale per club. Anche perchè a guardar bene dove si giocherà la finale, lo 'Juventus stadium', quanta infinita voglia c'è di provare ad alzare un trofeo nell'impianto calcistico 'nemico' per eccellenza? Ma vuoi mettere sognare Pepito, Borja Valero e Gonzalo Rodriguez, regalare spettacolo per tutto l'anno prossimo, sapendo che possono trasportare la lunga onda gigliata nello stadio inaugurato poco meno di due anni fa?

Ma si diceva delle diapositive di un'annata: la Fiorentina ha regalato spettacolo e gioco, un fattore quest'ultimo in disuso nel nostro calcio. La proprietà viola è temuta ed invidiata, i dirigenti addirittura sono richiesti pure da club esteri. Il parco giocatori è di primissimo livello, e sara'ulteriormente migliorato dalla cessione di Jovetic, che magari andra' a guadagnare tanto, ma la mattina quando si alzerà non potrà specchiarsi nell'Arno sovrastato da Ponte Vecchio. E vogliamo parlare dei tifosi gigliati? L'ironia che ha accompagnato il pre Siena – Milan dimostra come il tricolore dell'umorismo a Firenze sia di casa da secoli, e soprattutto solo nella patria di Dante duecento supporters attendono il pulmann della squadra di ritorno da Pescara, come se la Fiorentiina avesse vinto un trofeo vero. E l'allenamento a porte aperte di ieri che spettacolo di suoni, colori e amore è stato? Se pensi al 'domani', con Montella in panchina, ed i Della Valle dietro le scrivanie, non puoi che essere ottimista, e sapere che certe volte quando gli altri ti fanno perdere, in realtà rinforzano il tuo senso di appartenenza ed orgoglio. Tenetevi la Champions, noi ci teniamo questa ritrovata Fiorentina, il suo nuovo senso di immaginazione e questo progetto sportivo appena nato. Continuerete a 'giocare sporco' ma non ci distruggerete mai: a testa alta e fieri, verso un futuro che comunque vada, oggi sembra bellissimo, innamorati, o come canta la 'Fiesole', totalmente dipendenti, da quella maglia viola, sul campo verde.