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  • Violamania:| Mi mancano gli Schwarz...

    Violamania:| Mi mancano gli Schwarz...

    Quando una delle maschere dello stadio 'Giglio', giovedì scorso, mi ha visto quasi prostrarmi ai piedi di Stefan Schwarz, deve aver pensato: 'O quello che fa la faccia tutta rossa imbarazzata è un deficiente, o quello a cui vengono fatte tutte queste riverenze deve essere una celebrità assoluta'. Un misto di tutte e due, perché effettivamente per me Schwarz, quando ero ancora un semplice tifoso e non avevo alcun interesse che il bene assoluto e cieco per la Fiorentina, era un autentico mito. Quando l'ho visto nel suo giubbottone della Federazione svedese, come dirigente accompagnatore dell'Under 21 scandinava, oltre a strappare un'intervista - in cui io, riascoltandone l'audio, ho la voce davvero emozionata -, mi sono tornati alla mente tanti ricordi, di quando nella mia squadra del cuore c'erano veri lottatori, gente che lasciava tutto in campo e allenatori che invece di 'dire' che hanno grinta - come Della Valle ha definito Mihajlovic al suo arrivo a Firenze -, la mettevano realmente in pratica quella capacità.

    Questi giorni passati smaltendo le scorie per l'inutile pareggio con la Roma, e in attesa di un Cesena-Fiorentina che ha francamente pochi temi all'orizzonte da sviluppare, l'ho vissuta così, seguendo le 'imprese' dei cosidetti violazzurri, ovvero i ragazzi della rosa gigliata che hanno giocato con le rispettive Nazionali. E sorprese, notizie e riflessioni non sono mancate. Ad esempio credo che qualcuno dovrebbe far un bel mea culpa - anche se ne dubito, visto la rigidità delle posizioni in merito - dopo le parole dell'ex Federico Balzaretti, il quale ha detto che quando andò via da Firenze, non fu per un'avversione nei suoi confronti da parte di Prandelli (come qualche portatore sano di notizie filo-societarie aveva lasciato credere), ma perché l'attuale c.t. azzurro aveva fatto scelte che stavano pagando in termini di successi per la squadra, e che di conseguenza il giocatore, in preda alla frenesia, se n'è andato. Ho trovato sgradevole che qualche giornale abbia tirato fuori la nuova fidanzata dell'ex tecnico gigliato, forse per mascherare con un inutile gossip che Prandelli ha una dote importante: non è vendicativo. Non si spiega altrimenti perché, oltre al citato Balzaretti, anche Maggio e Pazzini abbiano giocato in Nazionale, pur essendo venuti via dalla sua Fiorentina. Se hai una società forte che ti sostiene, anche i musi lunghi di chi sta in panchina non fanno rumore.

    Segnali positivi da Iemmello in Under 19 - e accidenti quanto mancherà il suo piede 'caldo' nel return match di Coppa Italia Primavera a Roma -, così come da Masi e Taddei in Under 20. In Under 21 la faccia bella di Michele Camporese, 90 minuti filati e la fiducia di Ciro Ferrara, e quella arrabbiata di Max Romizi. Tornando a Reggio Emilia, un 'uccellino' fidato mi ha detto che la Fiorentina ha intenzione di abbattere il monte ingaggi, portandolo dal totale attuale di 25 milioni di euro netti, a 18 circa. Questo significa, sulla carta, ed in base ai rumors di mercato, che a parte gli scontati mancati rinnovi di Santana e Donadel - i più simili per grinta alla Schwarz, nella Fiorentina di oggi - partiranno quasi certamente anche Gilardino, uno fra Frey e Boruc (il secondo ha più mercato), Vargas e Montolivo. Ci vorrà il Pantaleo Corvino stile 'primi quattro anni di ottimo mercato a Firenze' per vendere ai tifosi, sempre più clienti di questo club, che la prossima Fiorentina sarà più forte. Basterebbe comprare 11 Schwarz. Mamma mia come mi manca...

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