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  • Violamania:| Più giovani, meno cori

    Violamania:| Più giovani, meno cori

    La Fiorentina sembra essersi avviata su una strada che, se non in discesa, è quantomeno più facilmente percorribile verso il primo vero obiettivo della stagione: la salvezza. Lo so, volo basso, ma considerando che non più di 30 giorni fa la situazione era poco più che drammatica, e alla luce di una ancora lunga sequela di infortuni e squalifiche, meglio essere cauti, tanto ad esaltarci si fa sempre in tempo. Il gioco latita: un passo indietro sia rispetto a Milano che a Torino, ma di fronte c'era un'avversaria che, non per sminuire il successo gigliato- il sesto nelle ultime sei gare casalinghe fra campionato e Coppa Italia -, poco o niente ha fatto per vincere il match.

    In un torneo mediocre come è la serie A di oggi, bisogna farsi bastare quel poco che passa il convento, e così, dopo l'euro gol di Gilardino contro il Cesena, e prim'ancora il guizzo di Cerci contro il Chievo, ieri è tornato il Fenomeno, su cui non cambio idea circa la decisione che avrei preso dopo l'aggressione al cameriere kosovaro - l'esempio in certi casi è la Sampdoria, ineccepibile con Cassano dopo la lite con il presidente Garrone - ma che in campo si sa, fa la differenza.

    Mi preme però, restando alla giornata di ieri, sottolineare ancora una volta la scarsa presenza di pubblico allo stadio: una costante negativa che è una notizia vera e propria a Firenze, visto che da sempre la città aveva abituato la squadra ad essere circondata da un calore incredibile, anche e soprattutto per numero di abbonati e spettatori per le gare interne. Sicuramente i problemi relativi alla tessera del tifoso hanno creato ulteriori difficoltà, ostacolando chi anche semplicemente la mattina decide di andare allo stadio ed invece, consapevole delle difficoltà di accesso e all'interno dell'impianto, vi rinuncia. Dall'altro lato però il gioco, e soprattutto ancora una mancanza di progettualità tecnica per il futuro, scoraggiano chi non vede un domani certo non solo per la squadra, ma per la stessa società.

    A proposito di futuro: ancora una volta bella prestazione del difensore Camporese, classe '92, il migliore in campo nel match di ieri, che sta garantendo solidità e certezze e continuerà a farlo anche quando rientreranno i suoi compagni di reparto, dopo squalifiche e infortuni. Se esiste un progetto giovani, è giusto che sul ragazzo di San Miniato a Monte si decida di puntare, anche con i rientri di Kroldrup, Felipe e Natali. E sono sicuro di interpretare il pensiero di qualsiasi giocatore gigliato, Camporese compreso, che vogliono al loro fianco, sugli spalti, solo chi ama la Fiorentina e non chi provi senso di disprezzo per quella avversaria.

    Lo sfottò e l'ironia sono le armi da sempre che fanno vincere al vero supporter gigliato lo scudetto del tifo, che non ha bisogno di essere intaccato da chi ignobilmente ricorda, come avvenuto nelle ultime due gare interne, la tragedia dell'Heysel, un fatto che ha colpito non solo la tifoseria bianconera ma tutto il nostro Paese. Condanna senza appello, a 25 anni dalla tragedia di Bruxelles, per chi ancora oggi trova il pretesto della rivalità Juventus-Fiorentina, per inneggiare ai fatti di quel maggio del 1985. La Fiorentina tutta non ha bisogno della presenza al Franchi di tali delinquenti, perchè tifosi che vogliono bene a Firenze e ai colori viola certamente non sono.

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