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  • Violamania:| Non facciamo gli ipocriti...

    Violamania:| Non facciamo gli ipocriti...

    • Luca Cellini

    Oggi la Fiorentina inizia la prima parte del ritiro di Cortina d'Ampezzo, quindi accantono per un periodo alcune sottolineature che ho fatto a questa società e ad alcuni suoi dirigenti, che qualche tifoso viola ha interpretato come severe critiche e puro disfattismo contro le cose gigliate, ma che invece rappresentavano la volontà di capire perché, nella seconda parte della scorsa stagione, alcune concause hanno portato ad una serie continuativa di risultati negativi che ha deluso Firenze. Il compito del giornalista - bisognerebbe capirlo anche fra i tifosi viola - è diverso da quello del puro e semplice supporter della Fiorentina, perché oltre che filtrare le notizie fra società e pubblico, deve provarne a fare un'analisi. C'è chi ama fare il giornalista che vede tutto giusto e che quindi è più adepto, più vicino al ruolo del tifoso, e poi c'è chi prova a dire la sua, soffrendo dentro e nascondendo i suoi sentimenti, sperando sempre che le cose vadano comunque bene, perché se la Fiorentina fa strada, gioco forza, si lavora di più.

    Da oggi dunque l'obiettivo è l’Allianz Arena, visto che è lì che si giocherà la finale di Champions League fra due anni. Sognando - anch'io lo faccio -, sperando la Fiorentina arrivi minimo quarta in campionato quest'anno. e poi arrivi fino all'ultimo atto l'anno dopo, per riprenderci qualcosa di cui Ovrebo ci ha privato cunque mesi fa. Un'ultima riflessione me la concedo sul termine ipocrisia, che sia Mencucci che Corvino hanno detto di non voler usare quando la società viola è mancata ai funerali della collega Manuela Righini, 20 giorni fa. Ecco, evitiamo dunque atti ipocriti (pur se partecipare a un funerale, anche di un nostro 'nemico', mai può essere considerato un gesto di tal genere). Detto che solo chi ha dormito dal giugno 2005 a febbraio 2010 può non presentarsi allo stadio il 7 settembre prossimo per salutare il tecnico che per continuità di risultati ha portato la Fiorentina ai più alti vertici tecnico-sportivi della sua storia, porgo una preghiera a Diego e Andrea Della Valle. Chiedo loro di non venire al 'Franchi' per Italia-Far Oer. Infatti, se lo facessero, compirebbero uno degli atti più ipocriti della loro vita.


    Che il tecnico di Orzinuovi sarebbe finito sulla panchina azzurra, a parte Andrea Della Valle - fintamente sorpreso da quella telefonata del 20 maggio scorso da parte di Giancarlo Abete, che chiedeva la disponibilità a trattare Prandelli -, lo sapevano tutti, e primo fra tutti il dimissionario patron viola. Il 7 settembre si presenti al Franchi non per forza chi ama l'Italia - squadra difficile da tifare con Giancarlo Abete presidente -, ma chi si è visto privato di un saluto di Prandelli due mesi fa. Chi ha pianto per le vittorie a Torino, chi c'era a Liverpool, chi ha visto cosa ha fatto Ovrebo a Monaco di Baviera, chi non poteva credere che Diego Della Valle ponesse una domanda al suo tecnico attraverso un giornale. Che siano 100 o 20mila, chi si presenterà al Franchi venga a salutare Prandelli, senza ipocrisia. Tutti gli altri, facciano altro. Non c'è bisogno di far vergognare l'Italia, come lo hanno fatto i Della Valle nella gestione della vicenda Prandelli. Zero ipocrisia, per piacere. Grazie.


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