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  • Violamania: Pepito vien cenando....

    Violamania: Pepito vien cenando....

    • Luca Cellini

    La reazione piu' significativa ai fatti accaduti sabato sera, nel corso di Fiorentina – Roma, gara inevitabilmente condizionata dall'errore arbitrale del direttore di gara, signor Mazzoleni di Bergamo (che va segnalato al designatore Braschi è un po' come se avesse mandato in questo periodo di campionato, Gianluca Rocchi di Firenze ad arbitrare un match del Milan, vista la breve distanza fra la città orobica e la capitale meneghina) è stato l'applauso dei trentacinque mila tifosi presenti allo stadio 'Franchi' al triplice fischio finale. A dispetto di cio' che ha detto pubblicamente l'amministratore delegato rossonero, ovvero che la città del Giglio  a suo giudizio e'incivile, il popolo viola ha dato l'ennesima grande dimostrazione di maturità davanti a dei torti che fanno pensare inevitabilmente male. Purtroppo lo 'sbraitare' sguaiato da via Turati a Milano sembra aver dato i suoi frutti, ed alla fine, a meno di colpi di scena clamorosi, immeritatamente andra' in Champions la squadra di Allegri. Nel calcio italiano ancora una volta, specchio semmai ancora peggior della società del nostro paese, non viene pagato il merito, ma il potere. Negli occhi e sulla pelle dei tifosi della Fiorentina rimangono i 'lividi' per l'ennesimo 'furto' ma anche la consapevolezza che la squadra capitana da Manuel Pasqual sta compiendo un piccolo grande miracolo perchè rivoluzionata completamente un'estate fa, vuole conquistare a tutti i costi un piazzamento nelle future coppe europee.

    Per farlo bisognerà digerire alla svelta la 'botta' della sconfitta contro la Roma, cancellare i 'cattivi pensieri' e superare un avversario che sarà motivatissimo, quel Siena che stasera si giocherà le ultime chance di permanenza in serie A. E se da una parte a fare forza alla Fiorentina ci penserà la sua gente, con duemila persone che si metteranno in strada sull'Autopalio all'ora del tramonto, dall'altra la bella notizia, che quasi cancella quelle brutte della mancata accoglienza dell'appello per la squalifica di Ljajic, e degli infortuni di Aquilani e Tomovic, è quella della prima convocazione, dopo oltre un anno e mezzo di stop, di Giuseppe Rossi. Pepito questa sera bene che vada andrà in panchina, difficilmente scenderà in campo nel prossimo turno contro il Palermo (a proposito Lega calcio, quando si gioca? Volete ancora tutelare l'interesse del singolo, ovvero del vicepresidente Galliani, o vi rendete conto che una partita di calcio non si può disputare in una città in concomitanza con l'arrivo di una tappa del 'Giro d'Italia'?) ma il ritorno nei 'ranghi' di uno dei giocatori piu' forti del panorama continentale, è un segnale stupendo per far riprendere a sognare in chiave futura chi ama la Fiorentina.

    E a corollario di tutto ci sono state le parole di ieri pomeriggio di Andrea Della Valle. L'azionista di riferimento viola ha deciso di non mancare alla vigilia dell'importante gara contro il Siena e di dare la scossa in termini di parole e fatti in vista del 'domani' gigliato. Un patron quanto mai carico e determinato, che non le ha mandate a dire e che ha disegnato un grandissimo futuro, per la gioia dei suoi tifosi e di Vincenzo Montella. Il progetto futuro a Firenze ripartirà dal tecnico di Castello di Cisterna, uno ambizioso in maniera esagerata, che ci tiene ad avere con sé una Fiorentina competitiva e che vuole tornare ad essere vincente. Mentre da altre parti c'è bisogno di sbraitare, urlare frasi disconnese tipo che questo campionato sarebbe 'falsato', in riva all'Arno c'è una squadra che diverte, un allenatore che vuole vincere, ed una proprietà nuovamente ambiziosa. Ora servono tre vittorie,per chiudere alla grande questa stagione del rilancio, qualificarsi per le future coppe europee e rinforzare questo bel progetto che ha riavvicinato tifosi e riappassionato l'ambiente. Per poter urlare, con pieno orgoglio e consapevolezza, e parafrasando uno slogan resosi celebre nel mondo viola post finale campionato avvelenato del 1982, che certe volte 'Meglio quarti che ladri...'

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