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  • Violamania: per noi un sogno, per loro un'ossessione
Violamania: per noi un sogno, per loro un'ossessione

Violamania: per noi un sogno, per loro un'ossessione

La cosa piu’importante emersa dalla gara di domenica scorsa a ‘Marassi’, vinta nettamente dalla Fiorentina per tre a zero, è che oggi la formazione guidata da Vincenzo Montella ha acquisito una consapevolezza nei propri mezzi, ed ha un d.n.a. da grande squadra, che poche altre realtà possono vantare non solo in Italia, ma in tutta Europa. A Genova Pasqual e compagni hanno dominato nel gioco, nel carattere e nella personalita’, e solo capendo il punto di partenza nel percorso, ovvero una salvezza giunta alla penultima giornata, poco meno di un anno fa, si può apprezzare il campionato che stanno disputando i viola. Ecco perché, a prescindere da come andranno le ultime quattro giornate di campionato, ci sarà da applaudire ogni singolo giocatore, dirigente e componente della societa’. Nel film di questo torneo è successo di tutto, ed è ovvio che sarebbe ingiusto accontentarsi, ma essere tornati a far sognare una tifoseria intera, era impresa improba andando con la mente anche solo alla prima settimana dello scorso ritiro estivo di Moena.

Parafrasando Jose’ Mourinho, alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona, quando lo ‘Special One’ era tecnico interista, per il Milan arrivare al terzo posto è un’ossessione, per la Fiorentina è un sogno. I rossoneri qualora dovessero piazzarsi sul gradino piu’ basso del podio di questa serie A, avrebbero fatto il ‘minimo sindacale’. Se i gigliati anche solo tornassero, come ormai appare certo, nelle future coppe europee, avrebbero compiuto un’impresa, e se addirittura arrivassero alle spalle solo di Juventus e Napoli, meriterebbero festeggiamenti che valgono uno scudetto. Questa Fiorentina ha fatto divertire, emozionare, rientusiasmare. Quando chiedi ad un tifoso, che non sia di parte nel suo giudizio, di quale squadra amano guardare una partita la domenica, moltissimi scelgono i viola. Una rosa che ha dato tanto, troppo se si considera quanto è cambiata da una stagione fa, e che ha fatto della cultura calcistica, e dell’etica sportiva, il suo marchio di fabbrica.

Firenze si stringera’ attorno alla sua squadra per i prossimi 20 giorni, consapevole che piu’ del calendario, conteranno le motivazioni ed una condizione atletica che sono componenti che non mancano dalla parti dello stadio ‘Franchi’. Inutile avere cattivi pensieri o rimpianti. Sarebbe dannoso e controproducente farsi venire ‘cattivi penseri’ sui punti gettati via ad esempio nel mese di gennaio o in certe trasferte. La pressione è tutta sulle spalle del Milan, e sarebbe delittuoso andare in depressione se alla fine di una ‘cavalcata’ incredibile, fosse quarto posto, anche solo per un misero punto.Chi domenica scorsa ha avuto le pulsazioni a mille, fra il fischio finale di ‘Marassi’ ed il momentaneo 3 a 2 rossonero, ha capito che il cuore viola è tornato a battere forte, e questa è la cosa piu’ importante. Ora ci sono da onorare le ultime quattro giornate, e continuare a ‘spaventare’ i piu’ ricchi e potenti uomini di Allegri. Provaci ancora Fiorentina, e chissa’ che, battendo la Roma (impresa tutt’altro che scontata), questa volta i ‘cugini’ granata diano una bella gioia, la prossima domenica pomeriggio, ai gemellati cuori gigliati

 

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