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  • Violamania:| Tutti i nostri 'se...'

    Violamania:| Tutti i nostri 'se...'

    Se non ve ne foste accorti, guardate il calendario: domani saranno passati due anni esatti dall'eliminazione in Champions League della Fiorentina ad opera del Bayern Monaco... e di Ovrebo. Ma se anche l'arbitro norvegese non avesse convalidato quel gol in palese fuorigioco, il destino della Fiorentina sarebbe stato comunque segnato: dovevano andare avanti i bavaresi, Diego Della Valle non aveva perdonato a Cesare Prandelli la mancata cessione di Mutu nell'agosto del 2010, e gli investimenti del club viola, anche per via dell'autofinanziamento, si sarebbero comunque bruscamente ridotti. Se qualcuno vi parla della difficoltà del direttore sportivo nel fare mercato con pochi soldi, ricordategli che negli ultimi due anni solo per Cerci, Ljajic e Felipe sono stati spesi 20 milioni di euro, e che Santiago Silva, Keirrison e Munari, tanto per fare dei nomi, sono buoni solo per la rubrica 'Fenomeni parastatali' della Gialappa's band. Se qualcuno vi dice che questa rosa è difficilmente migliorabile, e chi ve lo dice è lo stesso che ha allestito la squadra che è arrivata negli ultimi due anni al nono e all'undicesimo posto, e ora lotta per la salvezza, vuol dire che evidentemente considera la mediocrità un successo.

    Se qualcuno pensa che Delio Rossi possa fare miracoli e dare maggior quadratura a questa Fiorentina, non ha capito la pochezza della rosa gigliata e quanto sia male assortita. Se qualcuno reputa che Montolivo debba andare in tribuna, se lo può scordare, visto che Olivera e Kharja si sono rivelati acquisti fallimentari e Salifu, come era nelle logiche aspettative, non è ancora maturo. Se il problema della Fiorentina è Montolivo, che non ha voluto rinnovare il contratto, basta sopportare altri due mesi, e poi i tanti che lo contestano troveranno un altro capro espiatorio. Se qualcuno pensa che le 'gatte morte' cui faceva riferimento Delio Rossi dopo la gara contro il Cesena siano i sottoutilizzati Felipe e Marchionni, si sbaglia di grosso; per individuare i destinatari del messaggio bisogna guardare alle scorribande fuori orario di alcuni tesserati viola, gli stessi che poi nelle interviste giurano fedeltà alla maglia e dicono di credere nel progetto viola. Se vi siete vergognati perché la Fiorentina è l'unico club che ha una sola punta a disposizione, che fra l'altro non segna da quasi un anno, beh, sappiate che c'è qualcuno che va 'ringraziato' per questo. Se pensiamo che basta battere la Juventus per salvare la stagione, vuol dire che meritiamo questa dirigenza.

    Se ci fosse oggi Martin Jorgensen nello spogliatoio, uno come Cerci non ne sarebbe uscito vivo dopo aver impiegato cinque minuti ad entrare in campo dalla panchina. Se qualcuno pensa che la Fiorentina possa tornare forte come ai tempi delle qualificazioni alla Champions League, senza Diego Della Valle, si sbaglia di grosso. E se si pensa che Diego Della Valle non sappia quanto il suo ritorno a Firenze sia atteso, non conosciamo veramente mister Tod's; ma se questi pensa che i tifosi della Fiorentina meritino il trattamento da lui riservato al club, solo perché non si sono schierati dalla sua parte nella 'battaglia' contro il Comune per la Cittadella Viola, beh, evidentemente non sa che a Firenze non siamo mica bischeri... Se vogliamo credere che i due fratelli marchigiani non ricoprano ruoli effettivi in Fiorentina solo per la vicenda Calciopoli, facciamolo pure, ma tanto non è vero. Se dopo queste ultime due stagioni estremamente fallimentari la dirigenza non subirà drastici cambiamenti, con l'inserimento di veri uomini di calcio, vuol dire che i Della Valle non sanno cosa sia l'ambizione: altro che 'imprenditori vincenti' o 'babbo ricco'. Se al più presto non si deciderà un radicale cambiamento di politica aziendale e si getteranno le basi per il futuro, Delio Rossi o meno, anche l'anno prossimo sarà una stagione di lacrime e sangue.

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