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  • Violamania:| Ultimo giro di valzer

    Violamania:| Ultimo giro di valzer

    Delio Rossi ha approfittato del rinvio della scorsa giornata di campionato per ribadire, alla ripresa settimanale degli allenamenti della Fiorentina, che non vi saranno gerarchie, né scelte dettate dal cognome o dallo stipendio percepito, nel decidere convocati e soprattutto titolari per le ultime sei partite. L'allenatore riminese ha chiesto di accantonare i personalismi, consapevole che, se gli verrà data la possibilità (come meriterebbe) di lavorare fin dalla prossima estate al processo di ricostruzione del gruppo gigliato, molte facce dovranno essere sostituite. Ma pur partendo da questo presupposto, a questi giocatori è richiesto un ultimo sforzo, per chiudere quantomeno con la maggiore dignità possibile l'avventura che li ha visti protagonisti in maglia viola.

    Perché se è vero che la società, dall'Allianz Arena ad oggi, ha fatto di tutto per dimenticare cos'è la programmazione, l'organizzazione e il rispetto delle regole, anche e soprattutto per mancanza degli 'occhi del padrone', ovvero Diego Della Valle, e che i tecnici che si sono succeduti dopo Cesare Prandelli difficilmente hanno trovato una quadra - Delio Rossi almeno ha l'attenuante di essere entrato in corsa -, sono soprattutto i protagonisti in campo degli ultimi due anni di insuccessi ad avere il maggior numero di responsabilità. La tifoseria viola però, matura e disciplinata - più di quanto i giocatori meriterebbero - ha firmato una sorta di 'compromesso' con i vertici societari: tutti uniti fino alla salvezza, e poi cambiamento.

    Nel frattempo però la permanenza in serie A va conquistata sul campo, ed ecco che ad alcuni protagonisti di un passato anche splendente a Firenze, come Gamberini, passando per Montolivo e Natali, è richiesto un ultimo giro di valzer da ballerini consumati, stavolta impegnati a sudare sul terreno di più e meglio di quanto hanno fatto troppo spesso nei locali della movida cittadina. La sfida contro un'Inter che può vantare una storia molto simile, nell’ultimo biennio, rappresenta la perfetta occasione per i giocatori gigliati, se non per farsi rimpiangere almeno per far riemergere nella mente dei supporters i bei tempi andati.

    Una serie di fattori consentiranno ai tifosi viola di avvicinarsi alla gara con qualche speranza di portare via punti: la possibilità di non essere obbligati a fare la partita, e dunque sfruttare il cosidetto 'gioco di ripartenza', e la - si spera - giornata sì del Ljajic o Cerci di turno. Del resto le statistiche vedono la Viola, al momento, imbattuta nel lunch-time. Bisogna cucinare a fuoco lento i nerazzurri, con quel pizzico di impegno e volontà suppletiva rispetto a quanto visto fino ad oggi, elementi necessari quando si affrontano realtà come quella nerazzurra. Sperando stavolta di gustarsi, nell'ultimo big match casalingo stagionale, davvero una ottima Fiorentina.

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