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  • Violamania:| Rivoluzione di mercato!

    Violamania:| Rivoluzione di mercato!

    • Luca Cellini

    Mi hanno fatto molto ridere la settimana scorsa i commenti di alcuni tifosi che, evidentemente frustrati dalla loro palese difficoltà nel difendere il mercato della Fiorentina nell'ultimo anno solare, al momento dell'infortunio di Sebastien Frey hanno chiesto la 'riabilitazione' del lavoro del direttore dell'area tecnica Pantaleo Corvino, perché aveva comprato la scorsa estate anche Arthur Boruc. Premesso che quest'ultima operazione può considerarsi perfetta fino a quando non è stato ceduto il 30enne francese, che a maggio voleva andare via, e soprattutto da un punto di vista economico, come plusvalenza futura visto il prezzo di acquisto dal Celtic, non solo la Fiorentina la scorsa estate aveva bisogno di tutto fuorchè di un altro portiere, avendone in rosa altri cinque (da Avramov a Seculin, passando per Miranda), ma cosa succede se si fa male Gilardino? Applaudiamo Corvino anche per non aver preso un degno vice del bomber di Biella? La verità è che il lento declino della Fiorentina in classifica, inesorabile dal febbraio di quest'anno, è dovuto anche al cattivo investimento dei 35 milioni di euro spesi sul mercato.

    Bolatti e Felipe si sono dimostrati dei fallimenti, Keirrison un fantasma, Ljajic un campione che verrà, inutile per una squadra che lottava 9 mesi fa su tre fronti, per non parlare del già citato Boruc, di D'Agostino (per il quale vanno accesi ceri affinché non si rifaccia male), senza stare ancora a sottolineare le incognite che offre l'affare Cerci, il quale, perché si ripaghi, in questo torneo deve fare almeno una decina di reti ed una ventina di assist. A chiusura dello scorso mercato estivo le lacune della rosa gigliata non erano state sanate, anzi si sono accentuate nelle ultime settimane. La Fiorentina aveva bisogno di due terzini, di cui sicuramente uno sinistro (adesso è titolare un giocatore già bocciato, che risponde al nome di Pasqual). Serviva come detto un vice Gilardino, almeno un interno di centrocampo, e adesso, alla luce dell'accantonamento di Cristiano Zanetti, ne servono due, per non parlare di un vice Vargas ed un difensore sinistro veloce. Nonostante queste lacune, qualcuno dava del disfattista, masochista e pessimista a chi vedeva la Fiorentina sotto il terzo posto, non accorgendosi che, dopo aver rivoluzionato la guida tecnica dopo cinque anni, una mancata rivoluzione sul mercato era indispensabile.

    Fra 50 giorni, alla riapertura delle trattative, sono almeno due i centrocampisti che serviranno, possibilmente italiani o quantomeno europei, visto che le incognite sudamericane - i già citati Bolatti e Keirrison - hanno fallito. Sarà necessario fare una minusvalenza con Felipe (il prezzo del terzino sinistro salirà, rispetto all'affare Insua di inizio agosto), e giocatori disposti a fare la 'seconda' prima punta andranno cercati fra i pochi sottoutilizzati in A e in B. Rivoluzione deve essere? E allora se fossi io a decidere, in regime di autofinanziamento, ahimé, sacrificherei Vargas, per dare al tecnico giocatori utili al suo modulo base, il 4-3-3, prendendo in primis uno alla Asamoah o alla Palombo. Un difensore? Perché non puntare sul giovane Ariaudo, under 21 perfetto anche per ricoprire il ruolo di terzino sinistro? Un vice Gila invece lo si può trovare anche in B. E poi rinnovare il contratto a Santana, l'unico davvero degno di indossare la maglia viola dopo le prime dieci giornate.

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